sabato 14 agosto 2010

Funeral party, boom in America


In America è boom di funeral party. Il Wall Street Journal ci riferisce che sempre più spesso nei cimiteri a stelle e strisce si organizzano feste all’insegna dello slogan "veniteci a trovare prima di avere bisogno di noi". Cimiteri e pompe funebri vogliono attirare sempre più nuovi clienti con feste ed iniziative per garantirsi di averli per l’eternità.
A proposito di feste funebri, segnaliamo l’uscita nei cinema americani di “Get low”, il nuovo film con Bill Murray e Robert Duvall. “Get low” narra la storia di un uomo che nel Tennesse degli anni Trenta contatta un addetto delle pompe funebri per celebrare il suo funerale con una grande festa mentre è ancora in vita. Una trama davvero curiosa che rientra tra le tante curiosità raccontate nel libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” scritto a quattro mani dallo scrittore Raimondo Moncada.

Seguite i link.
- Trailer di 'Get low'
- Il concerto tra le lapidi nel parco del Cimitero storico di Oakland (Atlanta)

Vietato ricordare i propri defunti


Vietato ricordare la morte dei propri cari nel giorno del triste anniversario. Succede a Modica, in provincia di Ragusa, in Sicilia. È quanto apprendiamo dal Corriere di Ragusa. La giunta municipale ha adottato una delibera che consente i funerali ma vieta i trigesimi.
È una di quelle stranezze che riguardano l’evento morte trattate nel libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” scritto a quattro mani dallo scrittore Raimondo Moncada.

“Sono troppi i manifesti mortuari – leggiamo nel servizio del Corriere di Ragusa - che parenti e famiglie fanno affiggere sulle bacheche dedicate della città e la giunta pensa bene di limitare il fenomeno. Lo ha fatto anche con il consenso degli operatori delle agenzie funebri che hanno dato il loro parere positivo alla delibera adottata dalla giunta in una delle sue ultime sedute. L’atto non consente che siano annunciate le messe in suffragio dei defunti a cominciare dai trigesimi per cui i parenti dovranno arrangiarsi in privato o ricorrere ad altri tipi di annunci. Le bacheche non bastano più perché gli annunci di morte e funerali sono aumentati e non è possibile ospitare anche i trigesimi e gli anniversari. Le famiglie insomma cambino sistema a meno che l’amministrazione non pensi di installare altre bacheche per soddisfare l’ansia comunicativa dei parenti.”

"Ti tocca" libro di testo scolastico 2010


Ti tocca anche se ti tocchi” è stato adottato come nuovo libro di testo scolastico per l’anno 2010/2011. E' stato il primo libro ad entrare nello speciale "elenco adozioni" del Ministero della Cultura Pubblica e della Divulgazione Umoristica.
Il libro, scritto a quattro mani dallo scrittore “Raimondo Moncada, entra così nelle scuole di ogni ordine e grado: materne, asili, elementari, medie, licei, professionali, università. Entra a razzo di diritto nelle scuole e nei corsi di formazione per becchini, esteti delle salme, operatori di tanatoprassi, autisti di carri funebri, portatori a spalla di bare, conversatori di camere ardenti, annunciatori funebri, disegnatori di cofani, pubblicitari, acconciatori cadaverici, fomentatori di pianti, elogiatori funebri, sarti salmastri, rivenditori all'ingrosso di articoli funerari, toccatori portafortuna. Sono mestieri che, con l'evoluzione dei tempi e con le nuove esigenze umane, richiedono competenza e non più improvvisazione. Occorre infatti una adeguata preparazione e conoscenza dell’arte, della tecnica, del linguaggio, dei segreti del beccamorto.
Il libro “Ti tocca anche se ti tocchi” è stato ritenuto dalla speciale commissione ministeriale "Un libro da librare" completo ed esauriente in ogni sua parte per imparare bene un lavoro, per sapere come funziona un importante settore produttivo qual è quello funebre, per conoscere cosa evitare per non far ridere la gente in un momento della vita così particolare. Per esercitare il mestiere con allegria, trasporto e professionalità, il libro “Ti tocca anche se ti tocchi” è perciò consigliato dalle migliori industrie mortuarie e agenzie di pompe funebri del mondo, riunite nella nota Federazione Internazionale Agenzie di Viaggi di Sola Andata. Il libro sta avendo un grandissimo successo. Oltre che nelle librerie autorizzate, è il volume più richiesto nei mercatini dei libri usati ed è sempre in vetta nelle classifiche mondiali dei libri più apprezzati. È un belvedere entrare in uno dei mercatini di libri e notare sulle bancarelle solo “Ti tocca anche se ti tocchi”. Una gran bella soddisfazione per lo scrittore siciliano Raimondo Moncada che raggiunge finalmente l’affermazione che merita.
Segno che si è toccato bene.
Si attendono adesso delle risposte dai professori e dai comici delle scuole di Zelig e Colorado Cafè.

lunedì 9 agosto 2010

Crepapelle suggerisce "Ti tocca anche se ti tocchi"


Toccarsi, toccarsi sempre che porta bene! Il blog e il libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scrittore Raimondo Moncada è consigliato vivamente dal frequentatissimo sito di satira Crepapelle. E' un sito che, a nostra volta, consigliamo vivamente di visitare se si ha veramente voglia di morire dal ridere a crepapelle!
Il sito è curato da due noti umoristi italiani: Lino Giusti e Roberto Mangosi. Il “blog a due” si presenta da solo: “il meglio al mondo, rispettivamente in merito di battute e vignette. Non perdete tempo a cercare il divertimento altrove, perché il posto giusto è questo!”
Lino Giusti è l’autore “L’ultimo chiuda la morta!!!”, libro che ha per sottotitolo “Uforismi: battute … dell’altro mondo”. È un testo che è parente stretto di “Ti tocca anche se ti tocchi” con cui si toglie pochi anni. Il libro è stato scritto a quattro mani (non ce n’erano di più!) con l’umorista Antonio Di Stefano e pubblicato da “NovantaCento Edizioni”. Anche in questo caso un consiglio spassionato: per ravvivarvi la vita e contro la noia mortale che a volte ci pervade, prendetevi in mano una copia di “L’ultimo chiuda la morta” e sorridete all’esistenza.

Il comico Giuliani fa ridere con la morte


“Indovina un po’ chi è morto?”. È il titolo dell’esilarante spettacolo del comico romano Antonio Giuliani. Ospite quasi fisso del Maurizio Costanzo Show e beniamino del pubblico di Colorado Cafe', Giuliani si è esibito ieri sera 8 agosto a Roma, nella rassegna “All'Ombra del Colosseo”, facendo morire il pubblico presente dalle risate con temi forti quali: la morte, il paradiso, San Pietro ma anche Lippi, tutto in salsa romanesca. Sono gli stessi temi affrontati, con la stessa vivace verve ed allegra ironia, nel libro umoristico “Ti tocca anche se ti ticchi” dello scrittore satirico Raimondo Moncada.
Il comico capitolino Antonio Giuliani sta girando in lungo e in largo l’Italia. Si mette alla prova con un tema abbastanza impegnativo qual è quello della morte, raccontando lo spirito del popolo romano, dissacratore fino alle estreme conseguenze, capace di ironizzare su tutto, anche sull'evento più drammatico dell'esistenza umana.
Lo spettacolo, leggiamo sull’agenzia di stampa Adnkronos, inizia con un incidente d'auto, dopo il quale Giuliani si ritrova in paradiso. ''A Giulia', guarda che sei morto!'' annuncia una voce. Da qui parte il percorso del giovane cabarettista che porterà il pubblico del Parco del Celio a guardare alla vita con gli occhi irriverenti del popolo romano che non teme di ironizzare persino della morte. Arrivato di fronte a San Pietro, infatti, la prima cosa che Giuliani dice è ''Ammazza san Piè, che casa che te sei fatto!'' .
Una battuta che centra in pieno la capacità dei Romani di vivere qualsiasi situazione, anche la più dura, con una ironia e disincanto, al quale dobbiamo la nascita di espressioni popolari come ''tua socera sta a guarda' i fiori dalle radici!''. La morte ovviamente non è solo quella fisica. Il tema di ''Indovina un po' chi e' morto?'' assume diverse sfumature, sino a trasformarsi in una riflessione su altri tipi di morte: della politica, della societa', persino quella della nazionale di calcio, offrendo lo spunto per una serie di battute al vetriolo indirizzate, ovviamente, all'ex CT Marcello Lippi.

Romano, cabarettista puro, Antonio Giuliani ha fatto la gavetta nei club della Capitale. Il suo è uno stile dai tratti entusiasmanti che riesce a coinvolgere la folla in una sorta di rito travolgente. Televisione, teatro e cinema hanno fatto di Antonio un personaggio unico. Nei suoi spettacoli rivediamo le nostre nevrosi e le nostre fobie, le nostre abitudini, i nostri modi di dire e di fare. Ci racconta la realtà della vita prendendoci per mano e facendoci letteralmente impazzire di risate con le sue battute.
Il debutto in tv avviene a “Stasera mi butto” e dopo altre apparizioni è ospite nella fortunata serie di “Beato fra le donne”. Ottiene poi grande successo al “Seven show” in cui appare per 25 puntate. Fra le sue attività televisive ci sono anche apparizioni come ospite fisso a “La sai l’ultima” e in seguito al “Maurizio Costanzo Show”, la collaborazione con la compagnia teatrale del Bagaglino e la partecipazione alla fiction “L’onore e il rispetto”. Esordisce in teatro come protagonista nella commedia “Fratture”, replicata per ben 47 volte. Prosegue con la commedia “Porci e Bugiardi”, della quale è anche autore, che ottiene 30 repliche. Predilige i temi di attualità, che rivisita in chiave comica e satirica nello spettacolo “Tutto Esaurito”, fatto di monologhi aggressivi dai ritmi vertiginosi.

domenica 8 agosto 2010

Raffadali presenta "Ti tocca" e "Babbaluci"


Il libro umoristico “Ti tocca anche se ti ticchi” dello scrittore e giornalista Raimondo Moncada sarà presentato a Raffadali venerdì 13 agosto 2010 presso la Villa “Saetta e Livatino”. L’evento inizierà alle ore 20,30. Nel corso della serata sarà anche proiettato il lungometraggio “Babbaluci”’, realizzato due anni fa con attori locali e prodotto dall’associazione “Emanuela Loi”. Il film scritto e diretto dallo stesso Raimondo Moncada è liberamente tratto dal libro “Ti tocca anche se ti tocchi”. In programma, anche incontri di gusto e sapori coordinati dal Feudo D’Alì e dall’assessorato alle Attività produttive del Comune di Raffadali. Interverranno, tra gli altri, l’assessore Giuseppe Pane ed il regista e conduttore televisivo di Teleacras Enzo Alessi.

mercoledì 4 agosto 2010

Vita e morte, equo canone


Il costo della morte si adegua al costo della vita. Con la crisi economica, aumenta di tutto. Aumenta la frutta, aumenta la verdura, aumenta la carne, aumentano i vestiti, aumentano i furti. Ed aumentano anche i costi per chi ha la sfortuna affrontare di colpo – che ti fa venire un colpo! – le spese per un lutto: l’agenzia funebre, la bara, i fiori, i manifesti, la tomba, il trasporto, il disbrigo delle pratiche ecc. Un colpo al cuore e un attentato alla tasca.
Un aspetto, quello dei prezzi esorbitanti della morte, trattato con ironica leggerezza nel libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scrittore agrigentino Raimondo Moncada.

Ad Agrigento, città che per la storia ha dato i natali a Luigi Pirandello, si è tanto discusso in questi giorni di una ordinanza del sindaco Marco Zambuto con cui sono state aumentate le tariffe per alcuni servizi funebri nei cimiteri cittadini di Bonamorone e di Piano Gatta. Ci informa Concetta Rizzo, sull’edizione del 31 luglio del Giornale di Sicilia, che sono raddoppiati i prezzi di inumazioni, traslazioni ed estumulazioni. “Il ‘ritocco’ alle tariffe – si legge nell’articolo – viene registrato dopo anni ed anni di stasi; una sorta di adeguamento, dunque, al costo della vita. Traslazione, inumazione e estumulazione passano, per salma, da cinque a quindici euro. Il costo per la tumulazione passa invece dai quindici euro di qualche settimana fa ai trenta euro di oggi; la tumulazione in semi-cappella sale da trentuno euro a quarantacinque euro, mentre per una cappella si passa da cinquanta euro a sessantacinque euro”. Leggiamo ancora sul Giornale di Sicilia che il costo del trasferimento della salma oltre i confini comunali da venti euro passa a cinquanta euro. Restano invariati i costi dei loculi: al cimitero di Bonamorone vanno da 366 a 513 euro, mentre quelli di Piano gatta vanno da 530 a 660 euro. “Il costo della vita non è più lo stesso rispetto a quando vennero varate le tariffe per i servizi cimiteriali oggi ritoccate – è la dichiarazione del sindaco Zambuto riportata dal Giornale di Sicilia -. Nessuno ha intenzione di vessare i cittadini, ma aumentando i costi di questi servizi si garantisce massima efficienza per delle operazioni di massima delicatezza”.

Bare in discarica abusiva di canne


Una discarica abusiva di bare o, come direbbero in Sicilia, di tabbuti. Vecchi cofani per niente ecologici e poco rispettosi dell’ambiente abbandonati nella natura come immondizia da irrispettosi cittadini. È quanto hanno scoperto i carabinieri di Ribera, ridente cittadina vicino Sciacca, in provincia di Agrigento, con la località balneare di Seccagrande presa d’assalto in questo periodo da spensierati vacanzieri vogliosi di vita e di divertimento.
Un aspetto, quello dello smaltimento dei rifiuti speciali e del rispetto per i nostri defunti, tra gli argomenti trattati con ironia nel libro-denuncia “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scrittore agrigentino Raimondo Moncada.

I militari dell’Arma hanno sequestrato a Ribera, leggiamo nei resoconti della stampa, un’area di contrada Ciavolaro, appena fuori dal centro abitato, in prossimità della vecchia discarica utilizzata nei decenni scorsi dal comune per riporvi l’immondizia. I carabinieri hanno trovato carcasse di bare in legno, rivestimenti di zinco e resti di rifiuti cimiteriali come pezzi di marmo per lapidi con incisioni varie provenienti dal camposanto cittadino. I rifiuti cimiteriali, considerati rifiuti speciali, erano ammassati assieme a vecchi elettrodomestici in disuso, lastre di eternit, sedie di plastica, cisterne di amianto.
La macabra scoperta pare sia stata fatta a seguito della segnalazione di alcuni cittadini dopo avere visto scaraventare all’urbina materiale di vario genere in un grande vallone ricoperto di canne sulla strada rotabile San Leonardo che, diretta verso la traversa del fiume Magazzolo, passa sotto il cimitero.
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