venerdì 31 dicembre 2010

Concorso per becchino giardiniere


Al beccamorto non si può rinunciare. Neanche in una fase in cui si stringe al collo di tanti disoccupati il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione. Il suo ruolo, così come evidenziato nel saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi”, è vitale. Senza di lui non si può morire. Un defunto non si può seppellire da solo. Ci vuole la mano esperta, inumatrice. Il Consorzio Cimitero Cardito-Crispano, due comuni della provincia di Napoli, ha indetto un avviso per la selezione pubblica e la successiva assunzione a tempo indeterminato e a tempo pieno di un beccamorto o meglio, così come leggiamo nel bando: “BECCHINO/GIARDINIERE” – Categoria “A” – Posizione economica “A1” – Profilo Professionale di “OPERATORE TECNICO”.
La domanda deve essere presentata presso il Centro per l’impiego di Frattamaggiore (Napoli).
“La selezione – avvisa il bando - consiste nello svolgimento di prove pratiche attitudinali ovvero in sperimentazioni lavorative i cui contenuti sono determinati con riferimento a quelli previsti nelle declaratorie e nei mansionari di qualifica, categoria e profilo professionale. La selezione accerta esclusivamente l’idoneità dei candidati a svolgere le mansioni proprie della
qualifica o profilo professionale del posto offerto e non comporta alcuna valutazione comparativa”.
I candidati dovranno sostenere una prova a contenuto praticoattitudinale, vertente nell’espletamento delle seguenti operazioni:
- Scelta del materiale inerente lo scavo e/o riempimento di fossa per inumazione salma;
- Scelta del materiale inerente un lavoro di potatura sfoltente di piante ed erbacce.
La prova deve essere espletata entro il tempo prestabilito dalla Commissione esaminatrice.
A chi supererà l'esame di seppellimento, “è riservato l’accesso alla categoria A1 ed al diritto alla relativa retribuzione tabellare mensile lorda di euro 1.472,85, già comprensiva del rateo di tredicesima mensilità, oltre le indennità dovute per legge”.
Per consultare il bando di selezione e scaricare il modello di domanda di partecipazione, i potenziali becchini possono consultate i siti internet istituzionali dei comuni consorziati: http://www.comune.cardito.na.it/ e http://www.comune.crispano.na.it/.
Buon lavoro. E buon anno ai candidati becchini.

Il furto da becchino è più grave


Ladro di cimitero si può accettare. Ladro becchino no! È gravissimo. Se vieni beccato al camposanto a rubare spacciandoti da becchino ti becchi l’aggravante e l’aumento della pena. Lo sancisce la giurisprudenza e non il saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi”.
Un uomo è stato condannato per furto aggravato in relazione ad una serie di furti messi a segno in un camposanto fiorentino dove si fingeva addetto alla cura delle tombe. Lo apprendiamo dall’Agenzia AdKronos tramite il sito Diretta News.
La Quarta sezione penale ha bocciato il ricorso del finto becchino, facendo notare che legittimamente è stata applicata l’aggravante dato che “per non destare sospetti nei visitatori e per giustificare la sua presenza in un luogo da dove poteva agevolmente studiare i comportamenti dei visitatori e scegliere le vittime, l’imputato si era finto un addetto alla cura delle tombe intento a bagnare i fiori deposti sulle sepolture”. Tale condotta, annotano ancora i giudici, “configura una attività insidiosa e fraudolenta diretta a sorprendere e soverchiare la vittima”, poiché “simulando la cura dei fiori, l’imputato si pose nella posizione per osservare i movimenti dei visitatori senza essere sospettato”. Una condotta che, in definitiva, evidenzia “non solo il carattere fraudolento, ingannevole, ma dimostra il rilevante ruolo ai fini dell’abbassamento delle difese della vittima e del buon esito della condotta illecita”.
Inutilmente l’uomo, già condannato dalla Corte d’Appello di Firenze, ha obiettato che non poteva essergli applicata l’aggravante del furto dato che, a suo dire, “l’oggetto sottratto costituito da una borsetta era al di fuori della sfera di protezione della proprietaria, che l’aveva lasciata incustodita sul tappetino dell’auto fuori dal cimitero”.

mercoledì 29 dicembre 2010

Un mare di defunti in cenere


Un mare di morti. È l’obiettivo che si è prefissato la minicipalità di Shangai che ha deciso di aumentare i sussidi per coloro che decideranno di disperdere in mare le ceneri dei propri cari defunti. A riportarlo è lo Shanghai Daily, così come evidenziato dal sito http://www.funerali.org/. La misura sarà adottata perché i cimiteri della città cinese, tra le più popolose del mondo, sono sempre più affollati e c’é sempre meno spazio per nuovi cimiteri. Coloro che faranno richiesta di disperdere le ceneri nell’oceano Pacifico riceveranno un contributo che va dai 2000 ai 3000 yuan (circa dai 200 ai 300 euro) a fronte degli attuali 400 yuan (circa 40 euro). Il governo di Shanghai ha cominciato a dare questo genere di contributo nel 2003, quando i richiedenti ottenevano solo 150 yuan (circa 15 euro).
Nel saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” di Raimondo Moncada, c’è un capitolo dedicato alle soluzioni per far fronte alla carenza di spazi cimiteriali. Si propongono tombe a “grattacielo”, sepolcri a “grattaterra” e “uomini bara”.

Il furto da becchino è più grave


Ladro di cimitero si può accettare. Ladro becchino no! È gravissimo. Se vieni beccato al camposanto a rubare spacciandoti da becchino ti becchi l’aggravante e l’aumento della pena. Lo sancisce la giurisprudenza e non il saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi”.
Un uomo è stato condannato per furto aggravato in relazione ad una serie di furti messi a segno in un camposanto fiorentino dove si fingeva addetto alla cura delle tombe. Lo apprendiamo dall’Agenzia AdKronos tramite il sito Diretta News.
La quarta sezione penale ha bocciato il ricorso del finto becchino, facendo notare che legittimamente è stata applicata l’aggravante dato che “per non destare sospetti nei visitatori e per giustificare la sua presenza in un luogo da dove poteva agevolmente studiare i comportamenti dei visitatori e scegliere le vittime, l’imputato si era finto un addetto alla cura delle tombe intento a bagnare i fiori deposti sulle sepolture”. Tale condotta, annotano ancora i giudici, “configura una attività insidiosa e fraudolenta diretta a sorprendere e soverchiare la vittima”, poiché “simulando la cura dei fiori, l’imputato si pose nella posizione per osservare i movimenti dei visitatori senza essere sospettato”. Una condotta che, in definitiva, evidenzia “non solo il carattere fraudolento, ingannevole, ma dimostra il rilevante ruolo ai fini dell’abbassamento delle difese della vittima e del buon esito della condotta illecita”.
Inutilmente l’uomo, già condannato dalla Corte d’Appello di Firenze, ha obiettato che non poteva essergli applicata l’aggravante del furto dato che, a suo dire, “l’oggetto sottratto costituito da una borsetta era al di fuori della sfera di protezione della proprietaria, che l’aveva lasciata incustodita sul tappetino dell’auto fuori dal cimitero”.

Morta si sveglia poco prima di essere seppellita


È morta, decrepita, da sotterrare. C’è tanto di certificato medico di decrepitazione accertata. Anzi, no! È viva, da togliere dalla bara. Un'incredibile storia ci rimbalza dal Brasile, dove un’anziana donna, Maria das Dores da Conceicao, di 88 anni, di Belo Horizonte, dichiarata defunta, si è svegliata dentro il cofano poco prima di essere inumata al cimitero. La notizia, che leggiamo sul sito Leggo, è una di quelle stranezze di cui è pregno il libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” di Raimondo Moncada.
La donna era stata ricoverata per ostruzione arteriosa, venendo dichiarata morta il giorno dopo. Essendo defunta, i parenti si sono adoperati a organizzare il rito funebre e a darle degna sepoltura. Così è stato. Ma dopo le esequie e prima di andare sotto terra, Maria das Dores da Conceicao ha aperto gli occhi, lasciando di stucco parenti e amici. Quando la bara è stata chiusa, la donna si è mossa, facendo sobbalzare gli addetti alla sepoltura, che hanno aperto il feretro scoprendo l'esistenza in vita dell'anziana donna.
Il sindaco di Belo Horizonte ha annunciato l'apertura di un'inchiesta per negligenza nei confronti dell'ospedale. La 88enne è ora ricoverata in terapia intensiva. Non sappiamo se in un altro ospedale. Quando arriverà il giorno, nessuno crederà più al suo decesso.

sabato 25 dicembre 2010

Gum Writers, soccorso scrittori estinti


Si presentano come “I cari estinti”. Sono amici di “Ti tocca anche se ti tocchi” e di Raimondo Moncada ma non lo sanno. Appartengono al divertente, ironico, graffiante, insuperabile, utile, noir blog “Gum Writers” e svolgono un’insostituibile funzione psico-sociale in soccorso dei talenti non cagati dalla grande muraglia delle case editrici.
Gli autori di Gum Writers si mostrano in viso con “una carrellata di addetti alle onoranze,
direttamente dalla cappella di famiglia”. C’è Gaia Conventi, “addetta all’assegnazione loculi”, “da contattare per una bara comoda nel blog: vi verranno prese le misure”. C’è Maria Silvia Avanzato “guardiano del camposanto, accende ceri ascoltando Fado mentre le bare varcano la cancellata e pensa che “alla fine, tornano tutti a trovarla”. “Si esibisce nella Madama Butterfly,
durante le esequie, previa prenotazione”. C’è Frau E. P. Wittenten “nobildonna decaduta senza rompersi l’osso del collo (magie di gumwriters!), addetta alle cattiverie gratuite e alle verità scomode”. C’è Mortimer Brewster “incaricato alle interviste e ai vecchi merletti. Cura entrambe le cose con spassionata noncuranza”. C’è Ludmilla Scannaossi “giovane esordiente fino all’avvenuta vecchiaia, addetta a dire male dei libri altrui, tanto per pareggiare i conti”. C’è Silvia “Gratta” Trevisani che “si è a lungo spacciata, in orario diurno, come scenografa alla Scala di Milano. In realtà, impugnata la matita, ha passato molte notti a guardarvi con occhio maligno”.
Gestiscono ognuno delle rubriche molto speciali: “I ceri votivi”, “I libri dell’eterno riposo”, “La nicchia – Togli il piede dalla fossa!”, “Al capezzale”, “Veleno a Piccole Dosi”, “L’angolo delle indulgenze”,”Veglie letterarie”, “Epitaffio per un libro”, “In cerca di suffragio”. Curiose anche le categorie degli argomenti trattati: “Al capezzale”, “Bara con vista”, “Condoglianze”, “Il piangente corteo”, “In cerca di suffragio”.
Da oggi i soccorritori di Gum Writers sono amici onorari del nostro blog e di Raimondo Moncada in persona, se ancora esiste e non è passato a miglior vita (perché sono sempre i migliori ad andarsene per primi!).

lunedì 20 dicembre 2010

Record di imprese funebri e di tocchi


La crisi nera premia le pompe funebri. È proprio il caso di dirlo prendendo a prestito uno dei passaggi salienti dell’accurata analisi scientifica contenuta nel saggio “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scienziato Raimondo Moncada.
Nel giro di pochissimi giorni, in un paesino abruzzese in provincia di Chieti le onoranze funebri sono raddoppiate. Sono passate da due a quattro. Stiamo parlando di San Vito Chietino. Nota località balneare di Lanciano contenente poco più di 5 mila anime. Il portale di informazione Abruzzo Quotidiano pubblica allarmato una notizia dal seguente titolo: “San Vito Chietino, aprono 4 agenzie di pompe funebri e i cittadini toccano ferro”.
Ma, diciamo noi, non si limitano a toccare ferro. Toccano anche altri metalli preziosi.
La redazione di Abruzzo Quotidiano ci dice che mentre da un lato le attività commerciali chiudono i battenti per la crisi profonda, dall’altro lato c’è un tipo di impresa che va a gonfie vele: l’impresa funebre. Fino a pochi mesi fa il mercato se lo dividevano due ditte. Da alcuni giorni, “sul corso principale del paese, sono state aperte a pochi metri l’una dall’altra due nuove sedi di operatori del settore mortuario, una è già attiva con il nome “La Fenice”, mentre l’altra, denominata “Aldilà”, aprirà ufficialmente il proprio ufficio nei prossimi giorni”. Per il giornale si tratta di un vero e proprio record considerando le dimensioni di un piccolo centro come San Vito.
“Il fenomeno – si commenta – sta ovviamente preoccupando non poco i cittadini che, con i dovuti scongiuri, a questo punto pensano che l’invasione di questo tipo di attività in paese sia dovuto al fatto che evidentemente gli operatori del settore prevedono in futuro un alto tasso di mortalità. L’unica consolazione per i cittadini è che, grazie alla concorrenza, da oggi possono sperare in funerali meno costosi”.
“Si corre però il rischio – commenta l’autore del best seller ‘Ti tocca anche se ti tocchi’, fortissimo nelle vendite natalizie – che gli imprenditori decidano di investire sul sicuro: chiudere un negozio di intimo o di giocattoli ed aprire una fiorente attività mortuaria”.

Funerali, vietato toccarsi e bestemmiare


C’è chi si tocca alla vista di un carro funebre. Ma c’è anche chi bestemmia per gli intralci e c’è chi suona il clacson per il rallentamento provocato dalle esequie alla circolazione stradale. Tutta colpa di un defunto! Le persone non hanno requie e rispetto neanche da morte. Succede così che un amministratore sia costretto a tappezzare la città di manifesti per invitare vivamente i propri cittadini a non essere maleducati e irriguardosi. Succede a Zero Branco, comune in provincia di Treviso, in Veneto, che il sindaco Mirco Feston lanci un appello pubblico intitolato “Onoriamo i nostri morti” tramite avviso murale. Lo apprendiamo dal sito del Corriere ma è come se avessimo letto già una simile notizia sull’eloquente saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” del toccante autore siciliano Raimondo Moncada che consigliamo caldamente come regalo di Natale.
“Chiedo a tutti - scrive Feston nel manifesto, secondo quanto riporta il Corriere - di fare ciò che molti fanno da sempre: un atto di rispetto. Ogni volta che passa un corteo funebre, passa una persona defunta, un pezzo di Zero Branco che se ne va: fermiamoci per qualche minuto. Davanti ai negozi e ai bar, facciamo silenzio. Se siamo in macchina lungo il tragitto del funerale, accostiamo e spegniamo il motore. È solo questione di minuti: di fronte alla morte non c’è fretta che tenga. Automobilisti che suonano la tromba perché non hanno voglia di aspettare un attimo o addirittura avventori dei bar vicini che bestemmiano davanti ai parenti del morto o dileggiano la cerimonia. A tutto questo abbiamo deciso di dire basta”. Secondo motivazioni così riportate nello stesso avviso comunale, riporta sempre il quotidiano di Via Solferino: “È per questo che la polizia locale è presente ad ogni funerale, ed in caso di impedimento, c’è la protezione civile. È per questo che l’amministrazione comunale ha disposto l’invio di un telegramma alla famiglia ogni volta che muore una persona. Perché chi non ha rispetto dei morti non ha rispetto neanche dei vivi”.
Dalla scorsa settimana, ci informa il Corriere, il Comune ha allungato al sabato pomeriggio l’orario di lavoro della polizia municipale, obbligatoriamente presenti a tutte le esequie, per imporre lo spegnimento dei motori alle auto in attesa ed eventualmente per sanzionare comportamenti irriguardosi come le imprecazioni blasfeme. Nel nuovo decalogo municipale dell’estremo saluto, inoltre, è stata prevista una stretta ai furti di fiori dalle tombe dei defunti. “Installeremo presto le telecamere nei campisanti”, annuncia Feston. Occhi elettronici che serviranno pure a stroncare i conferimenti selvaggi di rifiuti fuori dai cimiteri. Un malcostume costato alle casse comunali, solo nei primi sei mesi di quest’anno 17 mila euro.

domenica 5 dicembre 2010

Becchino fisso a tempo indeterminato


Chi fosse o si sentisse “necroforo affossatore” può farsi avanti per ambire a un posto fisso. Uno dei pochi, forse, con questa qualifica. Lo cerca il Comune di Miglionico, in provincia di Matera. Si richiede patente “C”, licenza di scuola media inferiore, qualche nozione di polizia mortuaria e la capacità a scavare fosse al cimitero (competenza espressamente prevista nel bando). In esecuzione di Determinazione del Responsabile dell'Area Tecnico Manutentiva, il Comune di Miglionico ha indetto un concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di 1 posto, a tempo indeterminato, a tempo parziale a 18 ore settimanali, per il profilo di “Addetto ai servizi cimiteriali -necroforo/affossatore”, Categoria B3, Posizione economica B3. Al bando, in scadenza oggi, possono partecipare uomini e donne in possesso di precisi requisiti. Oltre alla patente di categoria “C” e al titolo di Studio di Terza media Inferiore è richiesta la cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell'Unione Europea; essere maggiorenne e godere dei diritti civili e politici; non aver subito condanne e non avere procedimenti penali in corso; insussistenza di misure che siano causa di destituzione, dispensa o decadenza dall'impiego presso una Pubblica Amministrazione; avere un'idoneità psico-fisica all'impiego ed alle mansioni del profilo professionale richiesto e, per candidati di sesso maschile, nati entro la data del 31 dicembre 1985, avere una posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari. Il trattamento economico è quello previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro-Comparto Regioni-Autonomie Locali. Una commissione esaminatrice nominata con deliberazione di Giunta comunale si occuperà di selezionare e valutare i candidati becchini. Candidati che saranno sottoposti a tre prove che si terranno presso i locali dell'ex refettorio della scuola elementare in via Estramurale Castello, 1. Tre le prove previste: scritta, teorico-pratica e orale. Curiosa la prova “pratica”. Oltre a vertere sulle tecniche di pulizia e manutenzione del verde delle aree cimiteriali, costruzione e manutenzione di opere edili e utilizzo di macchine operatrici (terne e miniescavatori) vedrà il candidato cimentarsi anche in “escavazioni fosse”. Per la prova orale, si richiede una preparazione in Tecniche di esecuzione di tracce e di saggi di terreno e di escavazione di fosse; Tecniche di tumulazione e di esumazione; Conoscenza e manutenzione del verde delle aree cimiteriali; Assistenza muraria all’installazione di cippi e lapidi; L'amministrazione sottoporrà a visita medica di controllo il vincitore di concorso, per accertare la sua idoneità psico-fisica. Per superare le prove consigliamo vivamente la consultazione del saggio "Ti tocca anche se ti tocchi" di Raimondo Moncada.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...