venerdì 1 luglio 2011

Le tombe creative più folli del mondo



Le tombe più pazze del mondo. Il quindicinale satirico online “Lo stivale bucato” affronta l’argomento con un esilarante foto-articolo. Il tema è anche oggetto di umoristico approfondimento nel saggio satirico “Ti tocca anche se ti tocchi” di Raimondo Moncaca, dove per risolvere i problemi della mancanza di posti nei cimiteri si è proposta l’avveniristica soluzione di tombe a grattacielo e a grattaterra che i governi di tutto il mondo stanno prendendo in considerazione. Ma questa è un’altra storia.
Il quindicinale satirico online “Lo stivale bucato” rileva che “ridere della morte propria o degli altri è certamente molto difficile”. “Eppure ci sono molte persone che riescono a scherzare su quest’argomento, tanto da essersi fatte costruire (o aver costruito per un proprio caro) delle tombe molto particolari”. "Lo Stivale Bucato" ha così raccolto in giro per il mondo delle foto di sepolcri a dir poco bizzarri, che propone in un’incredibile galleria fotografica.
Le tombe artistiche sono, da quello che si può intuire, ispirate a una caratteristica identificativa del defunto. Se ad esempio in vita il de cuius è stato elettricista dell’Enel, da morto si è fatto infilare in una tomba a forma di palo della luce. Se in vita è stato impiegati in un’azienda costruttrice di preservativi, da morto si è fatto seppellire dentro un profilattico. Se in vita è stato costruttore di water, da morto si è fatto infilare in una tomba a forma di cesso. Se in vita ha seguito per un’intera esistenza una terapia a base di supposte, da morto è inevitabile supporre che avrà pensato a un bel suppostone.
"Lo stivale Bucato" mostra delle foto accompagnate da una battuta-didascalia. C’è chi si è fatto costruire una tomba a forma dello “Scrable”. C’è chi manda affanculo il prossimo con un altro gioco di parole. C’è la casalinga convinta che si è fatta edificare una tomba a forma di pinza per stendere il bucato. C’è chi, addetto ai parcheggi, si è fatto costruire una tomba a forma di parcometro. C’è Miguelin, amante delle quattro ruote, che si è fatto costruire una tomba a forma di auto. C’è lo sportivo che si è fatto costruire una tomba a forma di sacco con mazze da golf. C’è il falegname che si è fatto sistemare dentro una tomba a forma di amata sega. C’è il patito di cellulari che si è fatto costruire una lapide a forma di telefonino. C’è l’amante delle comodità e dell’accoglienza chi si è fatto costruire una tomba-salotto con tanto di divani e poltrone di marmo.
Ci sono infine lapidi comiche contenenti epitaffi divertenti: “Qui giace un uomo morto”, “Qui giace un uomo con le tette”, “Qui giace un culone”, “Qui giace un uomo con l’hobby della droga”. Ed infine, la lapidaria iscrizione di un amante vizioso: “Oral Love”

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