venerdì 27 novembre 2009

Cartoline cordoglio per lutti sani


Un lutto indolore, asettico, blindato. Guai ad avvicinarsi ai dolenti per una tradizionale manifestazione di condoglianze. Niente strette di mano, niente baci sulla guancia, niente abbracci, niente pacche sulle spalle, niente più lacrime, niente espressioni del tipo: “ti sono vicino”, “ci stringiamo attorno alla famiglia”. Niente di tutto questo. Tutto vietato. E se qualcuno ci prova sono cavoli amari, zampate di maiale e multe salatissime. Interverrà tutta la pubblica sicurezza al completo. Si comincerà prima con la polizia municipale. Se non basta, si chiamerà la polizia di stato, poi i carabinieri ed ancora la guardia di finanza, la polizia penitenziaria, le guardie ambientali. Se proprio si sarà costretti, si richiamerà anche l’esercito dall’Afganistan. Sembra di leggere ancora una volta una pagina del libro umoristico di Raimondo Moncada Ti tocca anche se ti tocchi”. Ma anche stavolta la realtà ha superato la fantasia. Anzi, la realtà descritta dallo scrittore siciliano si è materializzata dopo l’assordante grugnito corale del “porco assassino”.
Tutta colpa del suino maiale se il sindaco di Favara Domenico Russello ha emesso un drastico provvedimento che detta le regole del “cordoglio sano e sicuro” in nome della salute pubblica. Il primo cittadino del “Paese dell’Agnello Pasquale”, in provincia della siciliana Agrigento, ha sacrificato la sacra e cara tradizione a tutela della propria comunità “per motivi prettamente di prevenzione al diffondersi della pandemia influenzale A sottotipo H1N1”.
A Favara, i riti funebri si celebrano nella cappella interna al cimitero di Piana Traversa. Al termine della funzione, come in altri centri dell’agrigentino, è buona usanza che i familiari del defunto si schierino in una sorta di “parata” per ricevere le condoglianze di parenti, amici e conoscenti che accorrono in massa alla celebrazione per stringersi attorno a chi è stato colpito da un lutto.
Al termine della cerimonia funebre, centinaia (ma anche migliaia) di partecipanti si avvicinano mestamente ai dolenti in code chilometriche. Si mettono in fila indiana in paziente attesa e con turni massacranti, per stringere la mano, allungare abbracci, baciare sulle guance i disperati familiari del caro defunto che alla fine arrivano sfiniti non dal dolore ma dalla fatica fisica. Un segno, comunque, di intimo affetto, di umana vicinanza, che si perpetua da sempre. Ma un comportamento, in tempi di pandemia virale e di psicosi collettiva, ritenuto troppo appetitoso per il malefico virus A H1N1. E così il sindaco Domenico Russello, per tutelare la sicurezza pubblica, ha deciso di emettere in data 26 novembre 2009 l’ordinanza n. 214.
La tradizionale, pericolosa, sudaticcia, manifestazione di cordoglio (baci, abbracci, strette di mano) – potenziale humus e veicolo del virus dell’influenza suina – è stata sostituita con norma municipale con una più sana, igienica “cartolina funeraria”. Alle agenzie di Onoranze Funebri, per le singole e pubbliche dimostrazioni di affetto, il sindaco ha ordinato di predisporre una specie di libro delle presenze e delle condoglianze da recapitare ai familiari a lutto.
Potrebbero essere utile la disponibilità e dunque la consultazione gratuita di manuali o bignami o link di siti internet dedicati contenenti elenchi di frasi fatte, messaggi preconfezionati, telegrammi prestampati, modelli di sms di "sentita partecipazione al dolore" che, a debita distanza dal luogo delle esequie, colpiscono sempre nel segno con garanzia di successo illimitata.
Siamo sicuri che continuando di questo passo rischierà anche lo stesso morto. Con la paura del contagio e di buscarsi mortali malattie, il caro defunto sarà costretto a farsi il funerale da solo.
Di seguito, per conoscenza, riportiamo integralmente il testo dell’ordinanza.


COMUNE DI FAVARA
Prov. Agrigento

Ordinanza n. 214 Prot. n. 53101
del 26.11.2009

Il Sindaco
Premesso che:
la pandemia influenzale A sottotipo H1N1 è presente anche nel nostro territorio;
è importante conoscere il problema, per non averne paura;
la conoscenza di un fatto o di un problema (specie nel caso della salute) è la migliore attività preventiva che si possa mettere in atto prima di assumere medicinali;
informare i cittadini crea una cultura e una consapevolezza che permette di affrontare questo problema senza isterismi e pregiudizi;
è bene sapere che i sintomi da virus A-H1N1 sono simili a quelli dell’influenza stagionale: febbre, sonnolenza, perdita di appetito, tosse. Alcune persone hanno manifestato anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea;
come l’influenza stagionale, l’infezione da virus d’influenza suina nell’uomo può presentarsi in forma lieve o in forma grave;
è sempre utile, comunque, consultarsi con il proprio medico di fiducia, in caso di bisogno;
uno dei modi semplici per contribuire a proteggersi da tale infezione è la massima attenzione in posti ad alta concentrazione di persone. Questo accorgimento può ridurre significativamente, con una serie di altri accorgimenti e comportamenti, il contagio;
ritenuto, inoltre, che le nostre tradizioni, specie in occasione dello svolgimento dei funerali, ci inducono ad un approccio affettuoso nei rapporti relazionali, comportamento questo che
manifestiamo con strette di mano e abbracci e baci;
al fine di limitare i rischi della diffusione del predetto virus;

tanto premesso e ritenuto

ORDINA

con decorrenza dal 10 dicembre 2009, e fino a nuove disposizioni, e per motivi prettamente di prevenzione al diffondersi della pandemia influenzale A sottotipo H1N1,
che in occasione della celebrazione dei funerali che si svolgono presso il cimitero di Piana Traversa è fatto assoluto divieto di rendere i saluti di cordoglio attraverso la stretta di mano e dello scambio di abbracci e baci; e che tale assoluto divieto, altresì, è disposto anche per il saluto reso dinanzi l’abitazione del defunto/a, da dove muove, verso il cimitero, il corteo funebre.
Si dispone, inoltre, che tutte le ditte di onoranze funebri presenti nel nostro territorio, che si
occupano delle incombenze relative ai funerali, devono fornire un numero da due a quattro registri in cui potranno essere apposte le firme dei visitatori, quali dimostrazione dei sentimenti di cordoglio alla famiglia del defunto/a; e ciò da valere sia presso l’abitazione che presso il cimitero, facendosi carico alle stesse ditte del rispetto di tale nuova modalità funeraria, pena la revoca dell’autorizzazione, in caso di ripetute violazioni.
Il dirigente di settore, la direttrice dei cimiteri e gli addetti ai servizi dovranno prestare la propria collaborazione in dette attività, per il raggiungimento delle finalità stabilite dalla presente ordinanza, e farne rispettare il contenuto e vigilarne l’osservanza.
il comando della polizia municipale e tutte le forze dell’ordine sono incaricati dell’esecuzione della presente ordinanza.
A chiunque è fatto obbligo di osservarla e rispettarla.
Alla presente ordinanza si dovrà dare la massima diffusione attraverso ogni mezzo e strumento di comunicazione.

Il Sindaco
avv. Domenico Russello

giovedì 26 novembre 2009

Regaliamoci la risata di un libro


Sono i libri più letti, i libri più richiesti, i libri più ricercati, i libri più gettonati, i libri più graditi, i libri più comprati. Sono i libri più venduti. Sono i libri che scalano le classifiche, i libri che si esauriscono nelle librerie, i libri che fanno impazzire i librai, i libri che non si trovano nelle biblioteche. Sono i libri che fanno fare cassa alle case editrici, che fanno prendere boccate d’ossigeno alle imprese editoriali. Sono i libri che fanno piacere regalare e avere regalati. Sono i libri che fanno più tendenza. Noi vi proponiamo una speciale categoria di libri. Sono i libri che fanno buon sangue, sono i libri che allungano la vita, sono i libri che rendono piacevole l’esistenza, sono i libri che fanno divertire, sono i libri che ti fanno passare il tempo in buona compagnia. Sono i libri comici, umoristici, satirici che risultano essere i più amati da chi ama la vita, da chi nella vita vuole sorridere, vuole godersela. Di seguito un elenco di libri da cui trarre ispirazione per un regalo coi fiocchi da mettere sotto l’albero nel prossimo Natale 2009, libri che troviamo nelle migliori librerie e nei principali siti di libri on-line. Un dono sicuramente gradito, perché c’è tanta voglia di leggerezza e di allegria. Buona lettura e buonumore!

La Jolanda furiosa, Luciana Littizzetto
Ti tocca anche se ti tocchi, Raimondo Moncada
Come difendersi dai Milanesi
, Elena Pigozzi
A sproposito di noi, Enrico Brignano
Schizzati in ufficio, Staffan Gnosspelius
Nonsolomamma, Claudia de Lillo
Berluscopan, Adriano Altorio
La principessa sul pisello, Luciana Littizzetto
Col cavolo, Luciana Littizzetto
Revoluscon, Giorgio Forattini
Maledetti Promessi Sposi, era meglio se vi sposavate, John Beer
Il libro dell'ignoranza, John Lloyd, John Mitchinson
Come difendersi dai napoletani, Elena Pigozzi
Sola come un gambo di sedano, Luciana Littizzetto
Rivergination, Luciana Littizzetto
Storie di donne straordinarie, Paolo Villaggio
La Smorfia, Lello Arena, De Caro Enzo, Troisi Massimo
Una vita da paura, Giuseppe Giacobazzi
Risatina A, Adriano Altorio
Papaveri & papere, Antonio Caprarica
Chuck Norris ha un armadio nello scheletro
Palestina, Joe Sacco
Parola di Giobbe, Giobbe Covatta
Le formiche, Gino & Michele
Non avrai altro Cuore all'infuori di me
MGM. Il manuale delle giovani mignotte, Debora Ferretti
Da giovidì a giovidì, Marzocca Marco
Prof, non posso rispondere non ho campo!
Lo Zen e l'arte di scopare, Jacopo Fo
Ho sposato un deficiente, Signoris Carla
Cicale 2008, Gino & Michele, Matteo Molinari
C'hai le sigarette?, Giancarlo Kalabrugovic
Quaderno di scarabocchi per chi crede nell'amore, Claire Fay
La destra, la sinistra, la chiesa, Vauro
Chuck Norris ha aperto quella porta, Mist & Dietnam
La vita che stress, Watterson Bill
Handicappato e carogna, Anzalone David
Senza piume, Woody Allen
I fermenti lattici dello yogurt di Chuck Norris sono tutti morti
Se non avrei fatto il cantante, Checco Zalone
La classe fa la ola mentre spiego
Non si esce vivi dagli anni '80, Omar Fantini
Lepidezze postribolari, Daniele Luttazzi
La legge di Murphy, Arthur Bloch
Il buio oltre le seppie e altre storie da libreria
Risatina C, Adriano Altorio
Lavoratori di tutto il mondo, ridete, Moni Ovadia
Coccobill, Benito Jacovitti
Scappa scappa galantuomo, Rusca Max, Parmeggiani Gaetano
Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano, Gino & Michele
Non ne ho la più squallida idea, Stefano Bartezzaghi
Le più belle barzellette sul Milan
Effetti collaterali, Woody Allen
Bollito misto con mostarda, Daniele Luttazzi
San Giuseppe, facci vincere lo scudetto fino al 3000, Dario Assisi, Sergio Assisi
Manuale dell'automobilista incazzato, Gioele Dix
Fallen Angels, Cantero David, Cuho Javi
Scopare per guarire e dimagrire
Pura anarchia, Woody Allen
Il piccolo libro delle rispostacce, Gustavo Dandolo
Il libro per l'uomo che non deve chiedere mai, Phillip von Keisenberg, Augustin Edward
Pancreas. Trapianto dal libro Cuore, Giobbe Covatta
Il mago Merlino, Emilio Giannelli
Buonasera onorevole, Maurizio Crozza
QuizZone, Fabio Alisei, Paolo Noise
Se la vita è un piatto di ciliegie, perché a me solo i noccioli?, Erma Bombeck
Lo stupidario della Croce Rossa, Camillo Delellis
Caro Mao perché sei morto, Massimo Bucchi
Rivincite, Woody Allen
Che litti che fazio, Luciana Littizzetto, Fabio Fazio
L'antica arte di mettersi le dita nel naso, Jon Higham, Roland Flicket
Giulietta è 'na zoccola, Cristiano Militello
La vita secondo il grande Lebowski
Il libro dei matti 2009, Franco Recanatesi
Yoga per mucche, Klaus Puth
La castrazione e altri metodi infallibili per prevenire l'acne, Daniele Luttazzi
Come difendersi dai romani, Elena Pigozzi
Senti questa, Holt Jim
Stecchiti & censiti, Largo Michael
Le cicale 2010, Gino & Michele, Borraccetti Paolo
Il chèlcio secondo Oronzo Canà, Lino Banfi
Fai la nanna, Nannina, G. Luca Belardi
Le più belle barzellette sulla Juve
Il super libro delle barzellette, Sassi & Picozze
Millenovecentonovantadieci, Corrado Guzzanti
Fai la nanna, bastardo! Vol. 2, Ron Biber
La classe è invasa dal principio d'inerzia
Vieni avanti cretino, Nicola Fano
Innamorarsi di una milanese, Massimo Lolli
Che vita di merda
Et ora labora!, Vicki Leon
La Bibbia ha (quasi) sempre ragione, Gioele Dix
L'ombra del tempo, Giancarlo Berardi
Psicoparty, Antonio Albanese, Michele Serra

mercoledì 25 novembre 2009

Tatuaggio con 223 nomi di soldati uccisi


Il corpo umano può anche diventare una lapide, un monumento ai caduti. Tutto è possibile nella vita, come ci ha insegnato lo scrittore siciliano Raimondo Moncada con il suo libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi”.
Cosa ci racconta, ancora una volta, di così sorprendente la cronaca? Shaun Clark, ex soldato britannico dell'ottavo battaglione fanteria in servizio dal 1989 al 1996, è andato nell’officina del proprio tatuatore di fiducia e si è fatto incidere sulla epiedermide ben duecentoventitre nomi di militari inglesi morti in Afganistan. È ricorso al tatuaggio, ha spiegato, per non dimenticare il sacrificio dei soldati di Sua Maestà, duecentoventitre nomi che l’ex soldato Shaun Clark porterà sulla schiena per sempre, fino alla morte, perché quei soldati sconosciuti sono il tributo che l’Inghilterra ha finora pagato alla guerra in Afghanistan.
Ci sono volute quattro ore per farseli tatuare tutti. È stata un lunga e dolorosissima opera di incisione che potrebbe però non essere terminata. L’Afganistan non è del tutto pacificato e quell’elenco scolpito a carne viva sulla schiena potrebbe non essere ancora finito. Ma Shaun Clark si è detto pronto ad aggiornare il triste registro dei caduti, se necessario, ogni anno, nel giorno della Rimembranza: l’Armistice Day.
«Non mi interessa dover soffrire per qualche giorno – ha raccontato Clark al Daily Mail – se questo permette alle persone di sapere cosa sta veramente succedendo là fuori e a me di raccogliere soldi per i ragazzi che tornano a casa feriti. All’inizio, la mia famiglia pensava che fossi impazzito, ma poi hanno capito le mie intenzioni e ora mia moglie mi appoggia totalmente. So che sarà una cosa dolorosa, ma non è niente se paragonato a quello che vivono le nostre truppe ogni singolo giorno al fronte. E anche se avrò buona parte del corpo coperta da questi 223 nomi, non mi interessa perché è il mio modo per onorare questi uomini e donne coraggiosi per il resto della mia vita».
Lo scopo dell’ex militare dell’VIII Battaglione Light Infantry, è quello di raccogliere 500 sterline (pari a poco meno di 554 euro) a favore di «Help for Heroes», una charity che aiuta i militari feriti in battaglia e che in poco più di due anni ha già raccolto oltre 30 milioni di sterline (più di 33 milioni di euro) grazie a più di 10mila iniziative private.

martedì 24 novembre 2009

Le imprese funebri battono la morte sul tempo


Gli imprenditori funebri sono diventati più veloci della morte. Il fiuto si è così affinato che sono capaci di superare nel tempo il tristo mietitore, assassini, stragisti, boia, aspiranti suicidi, arrivando nel luogo della programmata morte prima della morte stessa. Una vicenda che ha davvero del tragicomico è accaduta a Benevento ed è stata ripresa dalla stampa il 7 novembre 2009.
Secondo quanto riportato dai giornali, una donna di 45 anni ha tentato il suicidio lanciandosi da un ponte sul fiume Calore alto più di 20 metri. L’insano proposito fortunatamente non è andato a buon fine. La donna, di Sant’Angelo a Cupolo è stata salvata dal limo accumulato sulla sponda del fiume e dalla folta vegetazione di arbusti, che ne hanno attutito la caduta. Ma con straordinaria celerità, è giunto sul ferale posto un carro funebre, quando ancora erano in corso le operazioni di recupero della ferita. Non si stava recuperando un cadavere ma una ferita! Ma tant’è… Il carro funebre è arrivato lo stesso e prima della morte, quasi contemporaneamente dei mezzi di soccorso! Un fatto straordinario. Per sfortuna dell’impresario funebre, la vita ha fatto una pernacchia al tristo mietitore. L’autista del carro funebre, in lacrime represse, è stato mestamente fatto allontanare dalla polizia municipale. L' aspirante suicida, semplicemente ferita, è stata soccorsa dai vigili del fuoco e trasportata in ospedale con un'ambulanza del 118. La donna è stata dichiarata dai medici non in pericolo di vita.
Le domande sorgono spontanee: chi ha allertato l’imprenditore della morte? chi ha fatto la soffiata, perché ed eventualmente a che pro? Esistono gli informatori della morte? C’è una sorta di Cia, di Kgb delle imprese funebri che pur di farsi concorrenza e battersi sul tempo mettono su strutture di spionaggio e controspionaggio? Tutto questo è stato raccontato con dovizia di particolari in “Ti tocca anche se ti tocchi” di Raimondo Moncada in libro rivelazione del 2009 e dell’eternità pubblicato dalla Csa Editrice.

lunedì 23 novembre 2009

Cimiteri d'oro, salme abusive, morti disoccupati


Salme abusive. Loculi usurpati. Tombe prese in prestito all'insaputa dei proprietari e dei futuri morti. Cadaveri fatti sloggiare anzitempo dai propri sepolcri. Cimiteri "full" al collasso. Camposanti d'oro. Morti disoccupati in ansiosa attesa di collocamento. Defunti in tour turistico. Racket del carissimo estinto. E' il contenuto non troppo fantasioso del divertente saggio umoristico frutto del dello scrittore siciliano Raimondo Moncada dall’eloquente titolo “Ti tocca anche se ti tocchi” edito dalla Csa Editrice di Crotone e che tanto successo ha avuto nel 2009. Ma la realtà supera molto spesso la fantasia e arriva addirittura a mortificare la pur fervida immaginazione di chi scrive per mestiere o per diletto in prosa, in poesia, in fumetti, in satira.

La cronaca ci porta in Sicilia e più precisamente a Catania, la città del simpatico elefantino. Il giornale “La Sicilia”, giornale che si stampa ai piedi dell'incazzoso e vitale vulcano Etna, nell’edizione di sabato 21 novembre 2009, dedica una pagina intera a un operazione condotta dai carabinieri nel locale camposanto che di santo non ha tutto. Il titolo è: “Catania, sigilli nel cimitero”. La pagina riporta il titolino di introduzione all'inchiesta giornalistica: "Nuovo blitz, il business del caro estinto”. Nel sommario poi leggiamo: ”Spuntano le salme 'abusive': denunciati due tecnici. I carabinieri sequestrano 82 loculi nella 'campata 13'". L’occhiello ci dice invece: “L’inchiesta scattata dopo la denuncia di alcune persone che non riuscivano a trovare i propri cari sepolti: le tombe pagate assegnate ad altri. Già la scorsa estate i militari dell’Arma sequestrarono due cantieri illegali ed elevarono multe per 150 mila euro”.

La giornalista che firma il pezzo, Giovanna Quasimodo, ci riferisce che “immediatamente dopo la festività dei defunti, i militari avevano raccolto diverse segnalazioni di cittadini che parlavano di certe ‘stranezze’ al cimitero in te,a di loculi e ubicazione delle salme”. È scattato così il blitz dei carabinieri della stazione di Zia Lisa. I reati ipotizzati, riporta il giornale, sono quelli elencati nel codice penale nel gruppo dei “delitti contro la pietà dei defunti” (compresi tra gli articoli 407 e 413) come la violazione di sepolcri, il turbamento di servizio funebre e la sottrazione di cadavere. La giornalista Giovanna Quasimodo ci riferisce con amarezza di "situazioni paradossali" scoperte dai carabinieri "come ad esempio quella della presenza di salme in alcuni loculi che sulla carta risultavano liberi; 'salme abusive' dunque, che non sono state ancora identificate e che al momento non si sa per conto di chi siano state tumulate; insomma è come dire che in questa città, oltre ai posteggiatori, agli ambulanti e ai lottizzatori abusivi, i confini dell'illegalità si estendono oltre... la vita terrena".

Tutte accuse, evidenziamolo sempre, da provare successivamente nel processo terreno.

Il giornale “La Sicilia”, a supporto del servizio sul cimitero di Catania, offre al lettore una sorta di reportage sulla situazione molto ma molto critica che stanno "vivendo" altri camposanti siciliani. Leggiamo solo i titoli dei pezzi:
Siracusa: "A Città Giardino in vendita i loculi biodegradabili”.
Caltanissetta: "All’Angeli ancora pochi posti mentre a Gela loculi in prestito".
Agrigento: "I vecchi siti sono stracolmi, il nuovo è bloccato da una lite".
Enna: "Non è ancora emergenza ma si studiano già rimedi".
Ragusa: "Tra carenza cronica di spazi e lunghe battaglie legali tra vivi”.
In un altro pezzo di supporto si parla addirittura di “cartelli” sul business della morte. Il titolo è: “Tangenti racket del caro estinto dal 4 al 10 per cento”.

C’è, insomma, da piangere, verrebbe da dire. Raimondo Moncada, nel suo saggio planetario “Ti tocca anche se ti tocchi”, prova a riderci sopra con una ironia sorprendentemente reale, svelando con un'inchiesta da taglio umoristico il dietro le quinte di un aldiqua terrestre e di un aldilà a gestione umana che poco hanno a che fare con la tradizionale visione romantica dei defunti.

venerdì 20 novembre 2009

Il tè nel deserto, non sappiamo quando

"Tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte!". Ecco gli ultimi 40 secondi del celebre e bellissimo film di Bernardo Bertolucci "Il tè nel deserto", uscito nel 1990 e tratto dall'omonimo romanzo di Paul Bowles (fotografia: Vittorio Storaro; montaggio: Gabriella Cristiani; musiche: Ryuichi Sakamoto, Richard Horowitz). Di seguito il testo della sceneggiatura:
"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte.
Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno.
Quante altre volte guarderete levarsi la luna, forse venti, eppure tutto sembra senza limite."

mercoledì 11 novembre 2009

Vivere per essere noi stessi

La vita possiamo cambiarla con un'altra vita. Solo la morte è immutabile. Se la vita che conduciamo non ci piace, possiamo cambiarla e ricominciare da capo e da zero. Abbiamo dentro di noi la forza necessaria per farlo. Ma molto spesso non lo crediamo e non ci diamo fiducia. Il cambiamento è lì, a portata di mano, ma per mille ragioni non ci offriamo la possibilità di svoltare, di dare energia alla nostra esistenza, di iniettare vita alla nostra vita. E' una riflessione e un invito al VIVERE di Raimondo Moncada autore del libro umoristico "Ti tocca anche se ti tocchi" il quale consiglia la visione del bellissimo film "Il curioso caso di Benjamin Button" (The Curious Case of Benjamin Button). E' un film del 2008 diretto da David Fincher, tratto da un racconto del 1922 di Francis Scott Fitzgerald. Il protagonista è Brad Pitt.
Vi proponiamo il video contenente il bellissimo "monologo sulla vita". Di seguito vi riportiamo il testo, per imprimerlo meglio nella memoria.

"Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto,
per essere quello che vuoi essere.
Non c'è limite di tempo, comincia quando vuoi.
Puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo.
Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio.
Spero che tu viva tutto al meglio.
Spero che tu possa vedere cose sorprendenti.
Spero che tu possa avere emozioni sempre nuove.
Spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi.
Spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita.
E se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero."

lunedì 9 novembre 2009

Virus AH1N1, l'allarme mi fa morire


ATTENZIONE: COL VIRUS SUINO SI MUORE! Andiamoci piano. Si muore è vero, ma c’è morte e morte. Col suino si muore meno della normale influenza non suina. Allora mi vaccino contro il suino!? Sì, perché il virus suino uccide e può mutare. No, perché il vaccino non è sicuro e non è testato. Che faccio? Ogni giorno è un bollettino di guerra. Un morto... due... dieci… trenta morti… per non contare i 750 mila contagiati... E le prospettive sono spaventose. Porca miseria! Telegiornali nazionali, regionali e locali sparano titoloni in apertura. I giornali li sparano a tutta pagina. Io vorrei sparare al porco e a tutti i maiali che mi stanno terrorizzando. Un morto qui, un deceduto là, un bambino con sospetto contagio da virus AH1N1, un anziano schiattato di botto (forse mentre faceva all'amore con una escort! ma fino a prova contraria viene conteggiato). Tutti con pregresse gravi patologie… anzi no! I morti da contagio suino fanno più notizia della tragedia di Giampilieri, dei 300 morti di un attentato in Iraq... Mi allarmo. I centri di vaccinazione delle Aziende Sanitarie sono presi d’assalto da cittadini assatanati, presi da psicosi da Fine del Mondo. Non c'è vaccino per tutti. Prima gli anziani ma con gravi patologie, poi i piccolissimi, poi le donne già incinte. Ma se intanto il virus uccide tutti i maschi sani, le donne vaccinate rimaste in vita con chi si accoppiano?
Che confusione! Io mi ritengo sano di costituzione… Sano!? Non proprio al cento per cento… qualche acciacco, qualche malanno lo accuso. Come mi comporto? Mi faccio avanti? Chiedo un vaccino presentando certificato medico con elencate le mie mille malattie? Chiedo una fiala e me la divido con i miei familiari!?
Non so. Sono titubante…
Ma il Messico che fine ha fatto? Del Messico, dove sarebbe scoppiato il primo focolaio della porca malattia, non si parla più. Forse che la popolazione è stata annientata? O forse è stata tutta infettata e tenuta in quarantena e poi per maggiore sicurezza in ottantena e poi in centosessantena...?
Booohhh!!!
Il virus è aggressivo ed è più veloce veloce della luce. Non ci puoi stare dietro. Il contagio suino a differenza di altre influenze si diffonde nell’intero pianeta come non mai. È pandemia! C’è chi parla di catastrofe, proprio ora che l’economia si stava risollevando! Una sfortuna immane, maiala di quella maiala.
Mi convinco che il porco toccherà a me prima o poi. Proprio a me, Raimondo Moncada, l'autore che ha scritto e dato alle stampe il libro dal titolo programmatico: “Ti tocca anche se ti tocchi”. Quando si dice: ironia della sorte! Pensa a quante risate si farà la gente!
Attendo. Rifletto. Non ci dormo. L'allarme mi sta facendo morire! Poi mi convinco di consultare gli esperti. È la scelta più corretta e definitiva. La scienza non è un'opinione. Consultando la scienza deciderò di conseguenza, su di me, su mia moglie, su mia figlia, su… Leggo i giornali. Ascolto le interviste in tv. Mi informo su internet. Mi divoro siti del tipo: "Tutto sull'influenza A"; "L'ABC dell'influenza A"; "Cosa fare per non farsi avvicinare dai porci influenzati dalla A"; "Come non morire di A"; "Il vaccino fai da te assieme agli altri". Parlo io stesso, a viva voce, con i medici. Li riconosco per strada, li raggiungo, li fermo, li prego di ascoltarmi e di darmi una risposta chiara. E' fatta! Giungo finalmente a una conclusione. Il 50 per cento degli esperti consiglia di vaccinarsi. L'altro 50 per cento suggerisce l'opposto. Non ho studiato medicina, ma dopo l’attento consulto dei pareri scientifici ho le idee molto più chiare.

Raimondo Moncada
(autore del libro umoristico "Ti tocca anche se ti tocchi")

mercoledì 4 novembre 2009

Scheletri nudi prendono aria


Il maltempo dell’umanità! Non si ha più rispetto neanche per i nostri cari defunti. I resti mortali di parenti e amici pare voler fuggire dai luoghi di sepoltura. Ha dell’incredibile quanto riporta oggi il sito internet del Corriere della Sera. Questo il titolo del servizio pubblicato: “Maltempo, scene horror a Poggioreale. Scheletri e teschi fuori dalle tombe”.
Visioni macabre nel frequentato cimitero napoletano: scheletri nudi in libera visione! Qualcuno grida allo scandalo, qualcun altro grida al miracolo, qualcun altro grida soltanto per lo spavento. Qualcun altro grida indignato della troppa indignazione. Qualcun altro sorride pensando a quanto scritto dallo scrittore agrigentino Raimondo Moncada nello sconvolgente libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi”. Il regista horror Dario Argento è rimasto di stucco mentre ritoccava le pareti di casa: gli hanno rubato l'idea per la sceneggiatura del suo prossimo film.
Comunque... ogni tanto tocca pure ai morti prendere una boccata d’aria! soprattutto dopo il bagno di folla a cui si assiste l'1 e il 2 novembre con gente di tutte le razze vestita a festa che gremisce i cimiteri nella ricorrenza dedicata proprio ai Morti e a Tutti i Santi (e meno male che con l'influenza A gli esperti hanno vivamente raccomandato di evitare i luoghi affollati per scongiurare il contagio causato dal virus monello H1n1 e morire giusto giusto al camposanto non facendo in tal modo guadagnare la pagnotta agli addetti delle Pompe Funebri!).

martedì 3 novembre 2009

Funerale siciliano, che sofferenza d'estate

Il fazzoletto del riposo facciale, gli obblighi comportamentali per ogni fila del corteo funebre. Sono alcune delle gag dello spettacolo dell’artista agrigentino Gianfranco Jannuzzo “Nord e Sud”. È un one-man-show pieno di esilaranti sorprese scritto a quattro mani con l’autore e umorista Renzino Barbera. La regia è di Pino Quartullo.
“Nord e Sud – ci dice Gianfranco Jannuzzo, attore eccezionale e neo direttore artistico del Teatro Pirandello di Agrigento - nasce dall'esigenza di legare alcuni brani del mio repertorio che hanno per comune denominatore l'uso di dialetti, diversi. Ho sempre pensato che il dialetto abbia, per la sua naturale immediatezza, spontaneità, ricchezza di sfumature, una forza di comunicazione straordinaria e che riveli, quasi sempre, il carattere, l'intima indole di chi lo adopera: Veneto, Calabrese, Ligure o Campano che sia. Intendiamoci: l'uso che ne faccio non ha nessuna pretesa filologica ne tantomeno letteraria. Si tratta di cadenze, cantilene, modi di dire; piccoli ritratti di tipi e caratteri diversi: buffi, goffi, paradossali, teneri, qualche volta amari ma sempre, mi auguro, verosimili. L'intento è quello di scherzare, esorcizzandoli, sui difetti di noi meridionali: indolenti, pigri, fatalisti, sognatori; contrapposti per tradizione ai nordici: efficienti, lavoratori, produttivi, pragmatici. Vorrei, insomma, divertirvi e divertirmi cercando di sfatare i luoghi comuni che affliggono "Polentoni" e "Terroni" e forse dimostrare, senza offesa per nessuno, l'appartenenza all'unico ceppo quello italico, la cui massima espressione: la "parola", fu tanto cara al "nostro" Manzoni, al vostro "Pirandello" e al Petrarca di tutti. Ebbene io credo che la capacità che abbiamo - comune a tutti gli italiani - di ridere di noi stessi, del nostri tic, delle nostre imperfezioni, ci dia la possibilità di ridere, quando si allude a divisioni o secessioni, anche di questo”.
Jannuzzo ci mostra sul palcoscenico come un evento tragico dell'esistenza umana, qual è la morte, possa essere reso involontariamente divertente da chi partecipa o fa finta di partecipare a un funerale. La scena che vi proponiamo è quella di un funerale siciliano celebrato in piena torrida estate: una sofferenza atroce! La divertente gag, inevitabilmente, ci collega al libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” scritto dallo scrittore agrigentino Raimondo Moncada, compaesano di Jannuzzo.

domenica 1 novembre 2009

Bare on-line, pompe funebri spaventate a morte


La morte, con le nuove tecnologie, diventa economica. Internet si prepara a rivoluzionare abitudini millenarie. Chi l’avrebbe mai detto! Il funerale ora te l'organizzi comodamente da casa tua, con la bara che dici tu e a prezzi modici. Una morte facile facile, confortevole, a portata di mano, organizzabile a piacere on-line. Una felicità. Il cofano ora te lo ordini in camera ardente con un clic, della misura, della foggia, del prezzo che decidi tu senza alcun contatto austero con il becchino di turno e addetti funerei delle agenzie di Pompe Funebri che quando ci passi davanti non puoi fare a meno di toccarti nelle protuberanze intime. Si avvera così un’altra previsione del nostro scrittore preferito Raimondo Moncada, il più letto in questi giorni, che nel suo libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” ci porta con mano e ci fa “vivere” con leggerezza disarmante un aspetto misterioso e doloroso dell’esistenza umana, proiettandoci in futuro sempre roseo del settore funebre. Un futuro molto, ma molto redditizio. L'ennesima conferma ci arriva da un servizio pubblicato sul sito internet del Corriere della Sera, dal titolo “Bare online, Wal-Mart entra nel business”. Il sottototiolo è “Prezzi concorrenziali, penotazioni via web, consegna a domicilio. La più economica? Costa meno di 900 dollari”. La grande catena di distribuzione americana, appunto la Wal-Mart, fiutando la puzza di affari grossi, ha deciso di buttarsi a “corpo morto” nel business del funebre on-line. Nel suo catalogo, infatti, oltre a trovare mutande, tappeti, caffettiere, materassi, elettrodomestici, abbiamo la possibilità di innamorarci di meravigliose bare, vendute a prezzi così stracciati a cui non puoi dire di no. Chi l'avrebbe mai detto! E' come se in Italia Standa, Oviesse, Rinascente e altre catene della grande distribuzione si mettessero a vendere articoli funebri. Gli Stati Uniti d'America hanno aperto le danze e fra non molto la danza macabra si diffonderà presto a macchia d'olio untuosa in tutto il mondo.
La Wal-Mart si è in pratica messa in concorrenza con Costco Wholesale che da un po' di tempo, alla chetichella, sfrutta le potenzialità di internet per piazzare l'industria del lutto. Cofani in legno, in acciaio, in bronzo, di cartone, riciclabili, usa e getta, ti vengono recapitate entro poche ore a domicilio. Il posta-becchino ti bussa alla porta e ti porge gentilmente il pacco: “C’è una bara per lei! Complimenti per l'acquisto e per il suo futuro decesso che con i nostri prodotti sarà meraviglioso”. Compri il cofano non solo per l’immediato, per l'urgenza, ma anche per trovartelo bello pronto quando succederà l’evento degli eventi. La bara la puoi scegliere tranquillamente al computer, guardandotela da dentro, da fuori, nei minuti dettagli, con la possibilità di montarla tu pezzo per pezzo con colori e forme diverse. Tu stesso puoi diventare il creatore on-line della tua bara come già fanno in internet, ad esempio, le case automobilistiche offrendo uno speciale servizio ai clienti. L’unica differenza è che mentre l’automobile la guidi tu in strada, la bara la portano altri. Tu ti dirigi da solo nell’aldilà.
Il business è business! Anche se c’è di mezzo la morte, gli imprenditori del lutto con il dolore tirano avanti la baracca: danno posti di lavoro, tirano su l’economia del paese. La morte, d’altronde, è uno dei settori cruciali che negli ultimi anni non ha subito la funesta crisi e la pesante rottura delle balle finanziarie. Bisogna perciò fare in modo che il "mercato nero" divenga più produttivo per aumentare i guadagni degli investitori, aumentare il numero degli occupati e far guadagnare chi muore con l'abbassamento continuo dei prezzi.
Ci informa il Corriere che uno studio della National Funeral Directors Association stima in un miliardo di dollari i ricavi annuali del settore dei servizi funebri negli Usa. La Wal-Mart, per mortificare la concorrenza e accaparrarsi quanti più morti possibili, si è messa a tirare i defunti per i capelli (a chi ce li ha!). Il rapporto qualità prezzo è davvero troppo appetibile. L'offerta non si può rifiutare. In molti, ci raccontano, vorrebbero morire anzitempo per non farsi sfuggire l'occasione. Alla Wal-mart trovi bare stupende sotto i mille dollari. Si parte da 895 dollari per la cassa in acciaio «Dad Remembered», e si arriva ai 2899 dollari per la bara rifinita in bronzo «Sienna Bronze». Un business destinato a salire, prezzi destinati ad abbassarsi ulteriormente, con una concorrenza che si farà spietata e che farà di sicuro delle vittime eccellenti. Con l’aumento delle vendite on-line - scrive Raimondo Moncada in uno dei passaggi più drammatici del suo libro umoristico "Ti tocca anche se ti tocchi" - a piangere della morte saranno nel prossimo futuro le tradizionali Pompe Funebri per come le abbiamo conosciute. Se non reagiscono e si evolvono, rischiano di farsi male e di morire. Gli addetti alle pompe sono spaventati a morte.
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