lunedì 23 novembre 2009

Cimiteri d'oro, salme abusive, morti disoccupati


Salme abusive. Loculi usurpati. Tombe prese in prestito all'insaputa dei proprietari e dei futuri morti. Cadaveri fatti sloggiare anzitempo dai propri sepolcri. Cimiteri "full" al collasso. Camposanti d'oro. Morti disoccupati in ansiosa attesa di collocamento. Defunti in tour turistico. Racket del carissimo estinto. E' il contenuto non troppo fantasioso del divertente saggio umoristico frutto del dello scrittore siciliano Raimondo Moncada dall’eloquente titolo “Ti tocca anche se ti tocchi” edito dalla Csa Editrice di Crotone e che tanto successo ha avuto nel 2009. Ma la realtà supera molto spesso la fantasia e arriva addirittura a mortificare la pur fervida immaginazione di chi scrive per mestiere o per diletto in prosa, in poesia, in fumetti, in satira.

La cronaca ci porta in Sicilia e più precisamente a Catania, la città del simpatico elefantino. Il giornale “La Sicilia”, giornale che si stampa ai piedi dell'incazzoso e vitale vulcano Etna, nell’edizione di sabato 21 novembre 2009, dedica una pagina intera a un operazione condotta dai carabinieri nel locale camposanto che di santo non ha tutto. Il titolo è: “Catania, sigilli nel cimitero”. La pagina riporta il titolino di introduzione all'inchiesta giornalistica: "Nuovo blitz, il business del caro estinto”. Nel sommario poi leggiamo: ”Spuntano le salme 'abusive': denunciati due tecnici. I carabinieri sequestrano 82 loculi nella 'campata 13'". L’occhiello ci dice invece: “L’inchiesta scattata dopo la denuncia di alcune persone che non riuscivano a trovare i propri cari sepolti: le tombe pagate assegnate ad altri. Già la scorsa estate i militari dell’Arma sequestrarono due cantieri illegali ed elevarono multe per 150 mila euro”.

La giornalista che firma il pezzo, Giovanna Quasimodo, ci riferisce che “immediatamente dopo la festività dei defunti, i militari avevano raccolto diverse segnalazioni di cittadini che parlavano di certe ‘stranezze’ al cimitero in te,a di loculi e ubicazione delle salme”. È scattato così il blitz dei carabinieri della stazione di Zia Lisa. I reati ipotizzati, riporta il giornale, sono quelli elencati nel codice penale nel gruppo dei “delitti contro la pietà dei defunti” (compresi tra gli articoli 407 e 413) come la violazione di sepolcri, il turbamento di servizio funebre e la sottrazione di cadavere. La giornalista Giovanna Quasimodo ci riferisce con amarezza di "situazioni paradossali" scoperte dai carabinieri "come ad esempio quella della presenza di salme in alcuni loculi che sulla carta risultavano liberi; 'salme abusive' dunque, che non sono state ancora identificate e che al momento non si sa per conto di chi siano state tumulate; insomma è come dire che in questa città, oltre ai posteggiatori, agli ambulanti e ai lottizzatori abusivi, i confini dell'illegalità si estendono oltre... la vita terrena".

Tutte accuse, evidenziamolo sempre, da provare successivamente nel processo terreno.

Il giornale “La Sicilia”, a supporto del servizio sul cimitero di Catania, offre al lettore una sorta di reportage sulla situazione molto ma molto critica che stanno "vivendo" altri camposanti siciliani. Leggiamo solo i titoli dei pezzi:
Siracusa: "A Città Giardino in vendita i loculi biodegradabili”.
Caltanissetta: "All’Angeli ancora pochi posti mentre a Gela loculi in prestito".
Agrigento: "I vecchi siti sono stracolmi, il nuovo è bloccato da una lite".
Enna: "Non è ancora emergenza ma si studiano già rimedi".
Ragusa: "Tra carenza cronica di spazi e lunghe battaglie legali tra vivi”.
In un altro pezzo di supporto si parla addirittura di “cartelli” sul business della morte. Il titolo è: “Tangenti racket del caro estinto dal 4 al 10 per cento”.

C’è, insomma, da piangere, verrebbe da dire. Raimondo Moncada, nel suo saggio planetario “Ti tocca anche se ti tocchi”, prova a riderci sopra con una ironia sorprendentemente reale, svelando con un'inchiesta da taglio umoristico il dietro le quinte di un aldiqua terrestre e di un aldilà a gestione umana che poco hanno a che fare con la tradizionale visione romantica dei defunti.

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