giovedì 13 gennaio 2011

Toscani: il mio scatto da morto


Un clic umanamente impensabile. Uno scatto che avrebbe del miracoloso. Ma niente è inaccessibile alla divina creatività di un uomo. L’artista Oliviero Toscani ha confidato a Maxim il suo desiderio: “Mi piacerebbe fotografare il mio ritratto quando sarò morto. Non so se sarà possibile, ma forse sì”. L’intervista è contenuta nel primo numero di gennaio 2011 del noto magazine. Il fotografo, celebre per la sua arte, il suo genio e la sua voglia di stupire sempre e comunque, ha lanciato la sua ultima provocazione, quello che ritiene il suo scatto impossibile. Ma non sembra un desiderio brucia anima. Perché alla fine dice di volerlo fare il più tardi possibile. Ma quello di Toscani è veramente uno scatto impossibile? La risposta la troviamo come al solito nel libro "Ti tocca anche se ti tocchi" di Raimondo Moncada.

Oliviero Toscani è artista vero, l’uomo delle grandi provocazioni e delle campagne pubblicitarie dal grande impatto visivo e sociale. Il suo ultimo lavoro è un calendario di "pilu", del 2011, realizzato per il Consorzio vera pelle italiana conciata al vegetale di Ponte a Egola, nel Comune di San Miniato. Si tratta di scatti fotografici dedicati all'organo genitale femminile. O meglio, come spiega in modo diretto Toscani, senza peli sulla lingua: “La figa”. Nei 12 scatti, ci sono donne di tutte le etnie. L'inquadratura alle modelle è all'altezza del pube, ognuno al “naturale" e in primo piano, senza veli e senza l'intervento di rasoi o creme depilatorie.

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