lunedì 21 febbraio 2011

Manifesti funebri spacciano droga


La morte che si nasconde dietro l’annuncio funebre. È la nuova frontiera dello spaccio di droga. L’hanno scoperta, come leggiamo sul sito Blitz Quotidiano, i carabinieri di Napoli nell’ambito delle indagini in corso su alcune piazze dei quartieri di San Giovanni a Teduccio, Poggioreale e Ponticelli.
I militari dell’Arma Benemerita, aguzzando l’ingegno, si sono accorti che la malavita locale si era messa a smerciare stupefacenti nascondendo le dosi sul retro di manifesti funebri. L’interessato ritirava comodamente la roba staccando il foglio dal lembo dove la colla non aveva avuto presa. Geniale! Ma ancora più geniali i carabinieri che sono arrivati a scoprire depositi di droga in luoghi davvero insoliti per celare la droga e tenerla al riparo da occhi e occhiali indiscreti. Un sistema molto originale. Non sappiamo ancora se il “tossico” manifesto funebre inventato dalla ‘ndrangheta spacciasse solamente o comprendesse pure il servizio di annuncio di morte relativo al malcapitato cliente tossicodipendente destinato a vita migliore. Un servizio, insomma, completo, omnicomprensivo, intriso tanto di ironia del fatal tristo destino, la stessa ironia che impregna il saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” di Raimondo Moncada che di storie, come quelle scoperte a Napoli, è ricco. Ma che fanno ridere da morire.

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