lunedì 16 maggio 2011

Il business delle stravaganze funebri



L’auto per l‘ultimo viaggio. Auto d’epoca, auto di lusso, auto da corsa. Tranne che go-kart perché troppo stretti e per niente comodi. Un’auto bara o una bara auto, che dir si voglia, non per causare un incidente mortale ma per farsi trasportare nel proprio funerale. Il quotidiano La Repubblica nella galleria motori del proprio sito internet, si occupa con leggerezza di un argomento toccante, portato all’attenzione dell’opinione pubblica internazionale dallo scrittore Raimondo Moncada nel proprio saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” recensito dallo stesso giornale, diretto da Ezio Mauro, in un pezzo a firma di Lino Buscemi. La fotogallery di Repubblica, ci mostra delle bare fiammanti a forma di autovetture delle fogge più strane, costruite per accontentare i palati più fini ed esigenti in tutto il mondo. Sono bellissimi modelli realizzati dalla Coffin, un’azienda inglese specializzata proprio nella costruzione di cofani seri e stravaganti. Leggiamo su Repubblica: “L'ultimo viaggio è un affare soprattutto per le agenzie funebri. Ma la fantasia, macabra, non manca alla Coffin. Nella sua gamma di prodotti l'auto ha uno spazio tutto suo, con un incredibile catalogo che comprende auto di lusso, da corsa o d'epoca. Alla Coffin sostengono di avere clienti in tutto il mondo, anche se il continente africano è quello che richiede più modelli di tutti”.

Per approfondire l’argomento e farsi una risata toccante con tutte le stranezze che girano attorno al settore funebre, il consiglio spassionatamente interessato è quello di leggere il libro “Ti tocca anche se ti tocchi” che al Salone del Libro di Torino è stato per il terzo anno consecutivo il libro più toccato e più toccante. Nel libro, il business delle stravaganze funebri.

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