giovedì 6 maggio 2010

Da vivo gode del suo funerale


Il funerale è l’unico evento che l’uomo non può vivere da vivo, ma da morto. Ed ecco la geniale idea, così come raccontato nel libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scrittore Raimondo Moncada. Il fotografo bolognese Anthony De Luca, 29 anni, ha pensato bene di godersi le proprie esequie, di gustarsele nella pienezza delle sue funzioni vitali. Anthony ha così organizzato e celebrato il suo personale funerale ancora in vita: con tanto di carro funebre, fiaccole accese, banda musicale e bara sorretta da sei portantini. La singolare e toccante (nel senso anche che inviterebbe qualcuno a toccarsi!) performance è stata messa in scena a Bologna.
“Partecipare al mio funerale - ha detto divertito il fotografo De Luca non ancora defunto - è stata un'emozione fortissima. Non si è trattato di una provocazione: fa parte della mia personalità ricercare performance originali”.
L’evento della sua morte è stato annunciato su internet giorni prima, con tanto di messaggi sui principali social network come Facebook e un comunicato stampa ufficiale in cui è stato scritto: “Anthony De Luca muore il prossimo 4 maggio 2010 a Bologna. Queste le prime indiscrezioni sul funerale-evento del fotografo bolognese, con corteo e banda musicale, nella incantevole cornice di Palazzo Gnudi a Bologna".
Il primo funerale di un vivo che ha già fatto il giro della rete. "Al mio funerale - queste le sue ultime volontà - voglio che la gente si diverta... le mie modelle dovranno essere presenti vicino alla mia bara durante la veglia... anche il mio funerale dovrà essere un set fotografico". Sempre nel comunicato stampa l'invito: "Appuntamento per il corteo funebre martedi 4 maggio ore 19.00 ritrovo in piazza 8 agosto, Bologna".
All’irriverente appuntamento con la morte hanno risposto oltre un centinaio di persone, tutti vestiti rigorosamente di nero. Il raduno in piazza VIII Agosto e poi in corteo attraverso le vie del centro del capoluogo emiliano, compostamente dietro il feretro. Dopo una breve sosta in piazza Maggiore, il finale del funerale è stato vissuto all'interno di Palazzo Gnudi con la veglia e la camera ardente. Qui, qualche amico del finto scomparso si è lasciato andare a espressioni di vera-finta commozione. Tra il pubblico, alcuni giovani del flash mob "genioallopera" oltre ad amici e colleghi del divertito defunto e altri spettatori incuriositi dal singolare evento. Nel corteo al seguito del morituro, qualcuno pare abbia visto anche la madre di Anthony De Luca. La signora, per come riporta il Tgcom, non ha "retto" alla veglia funebre: "Sarò anche una mamma moderna - ha scherzato - ma non fino a questo punto".
Per il morto-vivo, partecipare coscientemente al proprio funerale è stata una esperienza irripetibile. Una trovata davvero incredibile che ha spiazzato in tanti. Una morte anticipata che il fotografo e performer bolognese ha vissuto con estremo piacere, gioco e divertimento. All'interno della bara, pare, si tenesse stretto con ambedue le mani il pacco.
La macabra performance ha destato l’interesse di tanti curiosi ed ha meritato la ribalta di media nazionali come Repubblica e Tgcom.
L’artista, per lanciare e promuovere la sua morte, si è pure fatto girare un video irriverente e osè. Lui è apparentemente dentro una bara bianca portata a spalla da nove bellissime modelle quasi ignude. Il video, neanche a dirlo, è stato messo su youtube col titolo “L’ultimo scatto di Anthony De Luca”.
Il video è accompagnato da questa didascalia:
“Anthony De Luca è stato originale anche nel suo trapasso... ancora vivo aveva espresso il seguente desiderio: "Se dovessi morire...vorrei realizzare un ultimo set fotografico con la mia salma e le modelle a me più care..qualcuno però dovrà scattare la foto con le mie indicazioni "“L'artista ha lasciato nel testamento le indicazioni per realizzare l'ultimo scatto”.“ASTENERSI IMPRESSIONABILI”.
Il funerale, è il caso di dirlo, ha avuto alla fine il meritato successo!
Complimenti al morto.

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