domenica 2 maggio 2010

Una casa e un libro tra le tombe


Una dimora eterna, gratis, silenziosa, pacifica senza le rotture di scatole di un condominio. Un operaio, mille euro al mese, avrà pensato questo quando ha deciso di spostare la sua residenza nel camposanto, tra i morti defunti. Un affitto per un normale appartamento non era più in grado di sostenerlo. Il suo modico guadagno lo avrebbe consegnato al più scarso affittacamere. Protagonista di questa storia è un uomo di Padova di 46 anni. La dimora prescelta è stata la cripta di una cappella funeraria nel cimitero di Mellaredo di Pianiga. Un luogo appartato, tra ossari e fotografie di defunti, che ha sistemato come una camera da letto: letto, comodino, candele ed una scopa per le pulizie. All'interno anche un buon libro per allietare la notte tra le anime accoglienti dei morti. I carabinieri, che lo hanno scoperto, non hanno voluto dire niente su quest’ultimo particolare. Ma c'è il fondato sospetto che l’operaio leggesse il libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scrittore siciliano Raimondo Moncada. L’uomo è stato denunciato per invasione di terreno e proprietà privata mentre ha ricevuto i complimenti per la scelta del libro, le cui pagine hanno allietato le notti insonni dei defunti del cimitero, molto divertiti dalle letture espressive dell'operaio lettore.
A scoprire il residente cimiteriale, sono stati i carabinieri della tenenza di Dolo allertati dalla proprietaria della tomba. La donna, durante una visita, ha notato qualcosa di anomalo fra l’ossario e i loculi. Si è parecchio spaventata. Non poteva essere che i propri cari defunti fossero tornati in vita. Avendo avuto paura di avvicinarsi e verificare de visu, si è rivolta ai carabinieri. I militari si sono così appostati e hanno visto arrivare in scooter un uomo. Costui ha prima parcheggiato la moto accanto al muro di cinta e poi, aiutandosi con una scala, ha scavalcato la recinzione del cimitero. Si è quindi tranquillamente diretto verso la chiesetta di una tomba gentilizia. Ha saltato il cancello d’entrata ed è andato nella cripta sotterranea della tomba. Una volta dentro, ha fatto come se fosse a casa sua. Ha acceso delle candele, ha aperto un letto apribile fornito di comodo materasso e cuscino, si è disteso, ha preso il suo libro e poi si è addormentato sereno in compagnia dei morti. Ad agitare il suo sonno funebre, sono stati i carabinieri che sono intervenuti per condurlo nella caserma di via Arino a Dolo dove è stato identificato.
L’uomo ha raccontato ai militari di essere in una situazione economica difficile e che mille euro al mese non gli consentivano di vivere una vita dignitosa. “Ho deciso di risparmiare l’affitto. Ho pensato che certo ai morti non davo sicuramente fastidio, volevo solo dormire”. L’operaio per l’igiene personale si serviva dei bagni del cimitero e lasciava la sua ultima dimora per andare al lavoro poco prima dell’apertura del camposanto. Questa situazione sarebbe durata oltre un mese. Adesso l'uomo è senza casa e i morti senza la lettura di "Ti tocca anche se ti tocchi". I defunti si preparano a proteste clamorose.

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