sabato 1 maggio 2010

Lavori forzati per mini vandali funebri


Mini vandali funebri, condannati ai lavori forzati al cimitero. È accaduto nel Canton Argovia, nella Svizzera settentrionale. Due bambini di soli 7 anni si sono macchiati di esecrabili atti sacrileghi dentro il cimitero di Oberrohrdorf. Lo hanno devastato non con l’intento di devastarlo, ma sicuramente per gioco e senza avere consapevolezza del danno che avrebbero provocato e del dolore che avrebbero arrecato ai familiari. I due mini vandali si sono “divertiti” a spostare pietre tombali, a staccare croci, a prendere a calci lumini e candele votive. I piccoli autori della devastazione sono stati scoperti il giorno dopo il misfatto, nello scorso mese di marzo. A denunciare l’accaduto alla polizia, è stata la madre di uno dei due bambini. Segno di grande civiltà e non di omertosa arretratezza culturale.
Dalla denuncia alla condanna. Non potendo processarli perché troppo mignon, genitori e autorità hanno optato per una pena adeguata, esemplare ed educativa. I due bambini sono stati condannati a trascorrere le vacanze scolastiche di primavera all’insegna del lavoro “socialmente utile”, con due pomeriggi di attività al camposanto e nella locale scuola. Oltre al lavoro forzato e obbligatorio, ai due scolari di 7 anni è stata comminata anche una pena accessoria. I due birbantelli sono stati invitati a scusarsi personalmente o per iscritto con i parenti dei defunti oggetto del raid vandalico.
Quando si dice: certezza della pena! Chi sbaglia paga e non si guarda in faccia a nessuno!
È una notizia, appresa dal portale di informazione elvetico Bluewin, che ci spinge ad approfondire l’argomento nel saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” di Raimondo Moncada.

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