mercoledì 6 ottobre 2010

Becchino si dispera per l'allungamento della vita


Tre aminoacidi, composti di un nuovo elisir di lunga vita, rischiano di mettere a repentaglio la sopravvivenza dell’industria della morte. Una scoperta di tre ricercatori italiani fa tremare il fiorente business funebre che si fonda sulla sicurezza delle dipartite garantite per natura e dall'Istat. Uno scenario funesta per la morte e per i suoi addetti che con estrema professionalità svolgono una funzione indispensabile. I morti sono scomparsi e il becchino piange a dirotto? La colpa sarà di leucina, isoleucina e valina che non sono nomi di belle donne. Si sta per avverare quanto prefigurato nel saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scrittore Raimondo Moncada e gli scenari apocalittici per il settore funebre con la vittoria della vita. E tutto questo con la messa a punto dell'elisir di Topo Gigio che allunga l'esistenza fino ad allontanare nell'infinito il fatidico giorno.
La vita contro la morte o, meglio, la lunga vita contro l’invecchiamento, anticamera della partenza umana verso una dimensione sconosciuta. L'elisir di Topo Gigio è una scoperta sensazionale che ha il conforto della prova da laboratorio. Topi, lautamente pagati per fare le cavie, si sono sottoposti a esperimento per testare l'efficacia di un nuovo elisir chimico. Ebbene, questi sorci alimentati con un cocktail composto da acqua e tre aminoacidi a catena ramificata (leucina, isoleucina e valina) hanno goduto di un allungamento della propria vita di 95 giorni. I paarenti del più famoso Topo Gigio hanno in pratica vissuto il 12 per cento in più della loro esistenza abituale. Ciò significa che se un italiano ha oggi un aspettativa media di vita di circa 100 anni, con la nuova dieta chimica potrebbe arrivare a 112 anni, aggiungendo altri dieci anni alla propria attuale esistenza.

La leucina, l’isoleucina e la valina, composti del roditorio elisir di lunga vita, sono tre dei venti «mattoni» che costituiscono le proteine. I ricercatori fanno parte delle università degli studi di Pavia, Milano e Brescia, oltre che dell’Istituto Auxologico di Milano. La scoperta è pubblicata dalla rivista Cell Metabolism. Per saperne di più sull’elisir di Topo Gigio, vi consigliamo di leggere un servizio su Corriere.it

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