sabato 23 ottobre 2010

Diffida ai morti: o pagate o vi tagliamo la luce


Tombe come cassette della posta. Incredibile quanto avvenuto al cimitero di Ascoli Piceno. Sulle lapidi, sulle cappelle gentilizie, tra i fiori, tra i lumini, in ogni utile appiglio del camposanto comunale sono state lasciate penzolare in bell’evidenza strani e inconsueti fogliettini di pagamento da esigere. Una multa per eccesso di velocità nella recita delle preghiere in suffragio? Una sanzione per il volume troppo alto utilizzato nelle meditazioni a bocca chiusa? Una contestazione per l’uso di fiori troppo profumati? Niente di tutto questo o quasi. Rimane il fatto - come ci illumina lo scrittore Raimondo Moncada nel suo saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” – che quando ci sono soldi di mezzo non c’è morte o morto che tenga. Il dolore e la pietà per i cari defunti passa in secondo piano. Ma cosa è accaduto ad Ascoli Piceno di tanto insolito con i fogliettini bianchi penzolanti dalle tombe del cimitero?
A fornirci le informazioni necessarie è il quotidiano Il Resto del Carlino in un servizio di Luca Marcolini. “A leggerne il contenuto, si scopre che si tratta di un vero e proprio avviso di pagamento per quel che riguarda il servizio delle lampade votive. Poi, guardandosi attorno, ecco che si scopre di non essere soli, ma di condividere questa imprevista scoperta con tanti altri congiunti rimasti impietriti di fronte ai loculi del loro cari: quei foglietti sembrano penzolare su tanti altri loculi del cimitero comunale a Borgo Solestà, in qualche caso al fianco di quei fogli che, invece, racchiudono preghiere ‘regalate’ su carta ai propri affetti che non ci sono più. In realtà, dietro questa scelta della ditta appaltatrice del servizio, una motivazione logistica c’è” o ci sarebbe.
Per la ditta appaltatrice del servizio, sarebbe stato impossibile contattare tutti i familiari non avendo a disposizione una banca dati sui defunti. E così la soluzione più pratica e più veloce è stata quella di lasciare l’avviso di pagamento direttamente nella ultima dimora dei defunti. Alla faccia di un luogo sacro inviolabile. E se i familiari non dovessero pagare? Si esigerà il pagamento dai morti? L’avviso, con allegato il modulo da compilare, indica come termine ultimo per pagare il prossimo 30 novembre. Se non si provvederà a sganciare la moneta, sarà tagliato il servizio e i defunti non avranno più il conforto della luce.

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