lunedì 20 dicembre 2010

Record di imprese funebri e di tocchi


La crisi nera premia le pompe funebri. È proprio il caso di dirlo prendendo a prestito uno dei passaggi salienti dell’accurata analisi scientifica contenuta nel saggio “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scienziato Raimondo Moncada.
Nel giro di pochissimi giorni, in un paesino abruzzese in provincia di Chieti le onoranze funebri sono raddoppiate. Sono passate da due a quattro. Stiamo parlando di San Vito Chietino. Nota località balneare di Lanciano contenente poco più di 5 mila anime. Il portale di informazione Abruzzo Quotidiano pubblica allarmato una notizia dal seguente titolo: “San Vito Chietino, aprono 4 agenzie di pompe funebri e i cittadini toccano ferro”.
Ma, diciamo noi, non si limitano a toccare ferro. Toccano anche altri metalli preziosi.
La redazione di Abruzzo Quotidiano ci dice che mentre da un lato le attività commerciali chiudono i battenti per la crisi profonda, dall’altro lato c’è un tipo di impresa che va a gonfie vele: l’impresa funebre. Fino a pochi mesi fa il mercato se lo dividevano due ditte. Da alcuni giorni, “sul corso principale del paese, sono state aperte a pochi metri l’una dall’altra due nuove sedi di operatori del settore mortuario, una è già attiva con il nome “La Fenice”, mentre l’altra, denominata “Aldilà”, aprirà ufficialmente il proprio ufficio nei prossimi giorni”. Per il giornale si tratta di un vero e proprio record considerando le dimensioni di un piccolo centro come San Vito.
“Il fenomeno – si commenta – sta ovviamente preoccupando non poco i cittadini che, con i dovuti scongiuri, a questo punto pensano che l’invasione di questo tipo di attività in paese sia dovuto al fatto che evidentemente gli operatori del settore prevedono in futuro un alto tasso di mortalità. L’unica consolazione per i cittadini è che, grazie alla concorrenza, da oggi possono sperare in funerali meno costosi”.
“Si corre però il rischio – commenta l’autore del best seller ‘Ti tocca anche se ti tocchi’, fortissimo nelle vendite natalizie – che gli imprenditori decidano di investire sul sicuro: chiudere un negozio di intimo o di giocattoli ed aprire una fiorente attività mortuaria”.

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