venerdì 18 giugno 2010

Estetico dei morti licenzia becchino


Cadaveri sempre più belli e gradevoli alla vista. Non solo i vivi ma anche i morti hanno il problema dell’apparire. L’estetica per le salme è diventato una questione di vita o di morte. Alla fine ha avuto ragione la previsione dello scrittore Raimondo Moncada nel suo saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi”.
La regione Campania fa da battistrada in questa rivoluzione di civiltà. Il vecchio e romantico becchino verrà sostituito da una figura professionale sempre più moderna e al passo con i tempi. Dal prossimo anno arriva l’operatore del sevizio di tanatoprassi che avrà il compito di curare la cosmesi del cadavere oltre che essere preparato professionalmente sulle norme igienico-sanitarie nei cimiteri. I camposanti cittadini potranno insomma contare su un vero e proprio "estetista del defunto" con tanto di truccatore, massaggiatore, parrucchiere e sarto. Il nuovo becchino, o meglio il tanatopratico, o meglio l’estetista salmastro, si preparerà apprendendo tutte le tecniche di “imbellimento” del cadavere grazie ad un apposito corso teorico e pratico patrocinato dalla Regione Campania.

Il Corriere del Mezzogiorno, nel riportare la notizia, dà “per scontati gli inevitabili scongiuri di quanti leggeranno quest’articolo (inevitabilmente un po’ macabro)" e da "atto alla passata giunta regionale di aver tentato di mettere ordine nella complessa materia funeraria in Campania”. “Tanto da aver creato – ricorda - la singolare figura del consulente ai funerali con un’avvocatessa che ebbe l’incarico di esprimere un parere sulle norme in materia”.
“A mettere ordine nel settore pompe funebri – leggiamo ancora sul Corriere del Mezzogiorno - ci hanno provato in tanti, in maniera bipartisan. Così nel giugno dell’anno scorso la Regione ha deliberato corsi di formazione professionali per il personale delle imprese funebri. Dal direttore tecnico delle imprese fino all’operatore del servizio di tanatoprassi. Anche questa volta però non mancano gli aspetti curiosi. Se infatti appare perfettamente logico e di buon senso che il becchino del terzo millennio debba apprendere le «nozioni igienico sanitarie nell’ambito della trattazione dei cadaveri e dell’attività cimiteriale», più singolare è giustificare la perizia che il necroforo dovrà avere nei «vari tipi di trattamento per la cosmesi del cadavere». Dovrà infatti apprendere tutte le caratteristiche di imbellettamento della salma con apposito corso teorico pratico”.

Il programma completo del corso lo leggiamo sul sito dell’Assoform di Casoria in provincia di Napoli.
Contenuti del corso:
"L’operatore dei servizi di tanatoprassi svolge attività di preparazione delle salme al rito delle onoranze funebri. I corsi sono rivolti agli operatori dell’attività cimiteriale e permettono l’acquisizione del previsto titolo professionale, indispensabile per poter accendere un corretto rapporto di lavoro con imprese funebri. Il presente percorso formativo risponde a quanto stabilito dalla Legge Regionale 24 novembre 2001, n. 12 “Disciplina ed armonizzazione delle attività funerarie” ed in particolare dell’art. 7, che prevede l’istituzione di appositi corsi professionali per operatori funerari e cimiteriali, allo scopo di migliorare le competenze professionali di coloro che operano o che intendono operare in questo settore.
Per chi fosse interessato a fare il truccatore delle salme ecco alcune informazioni utili per accedere al corso di operatore dei servizi di tanatoprassi".

Requisiti d'accesso:
Licenza Media

Durata complessiva:
400 ore

Programma didattico:
- Moduli di Base
- Elementi normativi di base
- Nozioni igienico-sanitarie nell’ambito della trattazione dei cadeveri
- Nozioni igienico-sanitarie nell’ambito dell’attività cimiteriale
- Caratteristiche dei vari tipi di trattamento per la conservazione di cadavere
- Caratteristiche dei vari tipi di trattamento per la cosmesi del cadavere
- Rapporti con i dolenti e con il pubblico

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