sabato 19 giugno 2010

Furti di membri preziosi nei cimiteri


C’è chi, disperato, si reca al cimitero anche per rubare membri, dopo una vita trascorsa a guardare gli altri divertirsi. È quanto ha anticipato Raimondo Moncada nel suo saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi", operano bande specializzate in furti con destrezza, con i componenti abili a distrarre le salme con allucinogeni, con barzellette, con immagini hard o con finte promesse.
Sul camposanto di Staglieno, da quanto apprendiamo dal portale dell'agenzia Ansa, c'è un’inchiesta dei carabinieri della Compagnia di Portoria di Genova scattata in seguito a una denuncia anonima fatta un mese fa dove l’anonimo denunciatore ha denunciato furti di protesi e denti d'oro, ma anche di monili e arredi di marmo durante la riesumazione delle salme dopo i vent'anni dalla sepoltura. Gli inquirenti hanno così fatto partire gli accertamenti che sono ancora allo stato embrionale. I reati ipotizzati vanno dal vilipendio di tombe alla sottrazione, distruzione e soppressione di cadavere, dal peculato al furto di arredi di interesse storico ed artistico. Tutto sarebbe avvenuto, secondo quanto preliminarmente ipotizzato, nella sala lavori del cimitero, dove i resti riesumati dopo i vent'anni trascorsi dalla sepoltura, sarebbero stati spogliati di tutto ciò che potesse fruttare del denaro: dalle dentiere alle protesi ortopediche, dall'oro ai gioielli. I materiali sottratti sarebbero stati poi nascosti negli armadietti in attesa di essere rivenduti.
Altri dettagli li leggiamo sul sito del Corriere: “Tutto il materiale era selezionato, stoccato e rivenduto. Le protesi dentali, se non d'oro, erano piazzate su un mercato nero di cui persino i carabinieri ignoravano l'esistenza. Dalle protesi ortopediche, gli «sciacalli» ricavano le leghe pregiate ed il metallo raro, come il titanio, che riuscivano a rivendere senza problemi. La stessa fine faceva l'alluminio delle bare che venivano svuotate, pressate e rivendute a peso”.
Attendiamo l’esito finale delle indagini e poi vi sapremo dire il resto.

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