giovedì 24 giugno 2010

Sesso protetto al cimitero


- Famolo strano!
- E tu fammi morire!
Un angolo appartato del cimitero, nel silenzio complice dei defunti, si può trasformare in un’ alcova a luci rosse dove lasciarsi andare agli istinti primordiali e fare sesso. Si, proprio così, sesso con tre esse. Un sito sacro ed inviolabile può diventare luogo di perdizione, di piacere, lontano da occhi indiscreti e protetti dall’omertà tombale. Succede anche questo come già si è appreso nel saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scrittore siciliano Raimondo Moncada. Quando la voglia si impossessa di te non c’è nulla da fare. Lo devi fare. E se il piacere non si impossessa di te perché l’istinto diventa abitudine, allora cerchi la trasgressione, anche quella forte, impossibile da concepire, come quello di farlo all’interno di un camposanto.
È quanto sarebbe accaduto all’interno del Camposanto di Sciacca, ridente cittadina in provincia di Agrigento, città di vacanze, di carnevale, di mare e di amore. A darne notizia è stata la stampa locale. Il telegiornale di Rmk (Tele Radio Monte Kronio) l’ha sparata nel sommario con un titolo inequivocabile: “Sesso al cimitero”. Il servizio della giornalista Noemi Tummiolo, ripreso dal portale di informazione Sciacca on Line ha illustrato cosa sarebbe avvenuto con l’ausilio delle immagini girate da un cameraman che è entrato nel luogo del misfatto, nel punto dove si sarebbe consumato un rapporto sessuale. Le immagini hanno mostrato la prova del tre per tre uguale nove: un preservativo usato e dei fazzolettini di carta usati gettati a terra, in un’area dove riposano tanti cari defunti.
“Non solo tombe profanate, atti di vandalismo e feste e festini dentro il cimitero di Sciacca. Adesso - si è detto nel servizio giornalistico - c'e' anche chi sceglie l'area cimiteraile come luogo dove consumare un rapporto sessuale. Non credeva ai suoi occhi una donna dopo essere giunta al cimitero per la consueta visita alla tomba della madre. Poco distante c'erano le tracce evidenti di un rapporto sessuale consumato verosimilmente proprio al cimitero. Un condom usato, fazzolettini disseminati per terra. L'area è quella dei loculi del Circolo L'Unione, in particolare il seminterrato".
A fare la scoperta è stata un’avvocatessa che ha scritto una lettera alla redazione per esprimere sdegno, rabbia e indignazione. “L'amara consapevolezza della barbarie umana - ha detto - ha lasciato spazio all'orrido disgusto. Voglio continuare a ritenere il cimitero ancora un luogo santo, nonostante la depravata fantasia perversa di certi sciagurati”.
Commenta poi la giornalista: “Riesce veramente difficile commentare un simile episodio. Ci sono stati in passato atti di vandalismo, tracce di sedute spiritiche, tombe profanate, feste e festini dentro il cimitero con tanto di cartoni della pizza e bottiglie di birra e altre bevande lasciate nei pressi delle tombe. Ma che si arrivasse a tanto, nessuno lo avrebbe immaginato”.

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