sabato 26 giugno 2010

Defunti verdi e cimiteri ecologici


I cimiteri tradizionali sono da radere al suolo, da rottamare. Sono troppo inquinanti. Ecco che dall’Australia arriva una idea rivoluzionaria: i camposanti ecologici a zero emissioni senza tombe e defunti verdi. È a Sidney che si pratica la sepoltura pulita, che rispetta la natura sia in vita che oltre la morte. La soluzione è quella di realizzare aree cimiteriali solo con praterie verdi, senza lapidi, né tombe gentilizie formato grattacielo o villa al mare. La rivoluzione è stata possibile seguendo un’intuizione contenuta nel saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” di Raimondo Moncada che, nel divertente libro, tratta anche la questione della carenza cronica di spazi nei cimiteri con i defunti costretti ad aspettare il turno giorni e giorni prima di avere dimora eterna. In Australia comincia a prendere piede l’uso del Gps. Grazie a questo sistema tecnologico satellitare, le salme opportunamente trattate, vengono messe sotto terra, senza alcun segno di riconoscimento sopra. Niente lapidi, niente cippi, niente cartelli, niente targhette, niente foto, niente televisori, niente segnali del tipo: "Qui giace". Niente di niente. All’atto dell’inumazione, il Gps registra la posizione esatta dell’ecodefunto interrato per poi localizzarlo successivamente al momento della visita parenti. Al cimitero, con questo sistema, si può fare anche il pic-nic tanto è ecologico e pulito.
Il camposanto ecologico a impatto zero è il St. Francis Field, presso il cimitero di Kemps Creek nella periferia ovest di Sydney. L’ecocimitero ha una capienza attuale di 300 ecodefunti. Tutto all’interno del cimitero è ecologico: dalle bare biodegradabili, costruite senza l’impiego di sostanze chimiche nocive, al processo di preparazione alla morte della salma che avviene senza l’utilizzo di conservanti e disinfettanti, contribuendo così al riciclaggio naturale.

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