giovedì 3 giugno 2010

Moto funebri per defunti esigenti


C’è anche il primo carro funebre a due ruote. E sarebbe il primo esemplare del genere nella storia dei trasporti. Una bella notizia per i defunti esigenti o per i familiari che decidono di fare cosa gradita al proprio caro estinto. Un’azienda di pompe funebri gestita da un ingegnere meccanico di Auckland, in Nuova Zelanda, ha avuto la singolare idea di trasformare una Harley Davidson in un carro funebre o più precisamente in un veicolo da trasporto funebre. La moto funebre è capace di trasportare fino a 440 libbre, ovvero 200kg, di cassa da morto.
È una curiosità di cui siamo venuti a conoscenza, assieme alla foto che vi mostriamo, grazie a Yahoo Auto e che allunga l’elenco di fatti strani e divertenti raccontati dallo scrittore Raimondo Moncada nel suo libro umoristico dal toccante titolo “Ti tocca anche se ti tocchi”.
È un’idea che Yahoo Auto definisce più che agghiacciante e di cattivo gusto, affermando che si ha difficoltà a inserirla nell'elenco del kitsch o in quello dei fuori di testa.
Il meccanico, con un geniale tocco di creatività, ha preso una Harley Davidson e l’ha allungata come un elastico, rinforzando il nuovo telaio e inserendo dei doppi comandi. La moto funebre, che si presenta con due manubri, richiede l’intervento di due guidatori, uno di davanti e uno di dietro. Il pilota anteriore direziona il mezzo intervenendo sulla forcella. Il pilota posteriore comanda cambio e acceleratore.
Il passeggero – e solo lui – viene fatto alloggiare alla base del telaio, tra un pilota e l’altro. La propulsione, ci informa sempre Yahoo Auto, è affidata ad un motore Harley Davidson da 1340cc, dotato di puleggia maggiorata per accorciare i rapporti e aumentare la coppia motrice, elemento necessario per spostare la massa di moto e bara.
La forma e le modanature della cassa, pensiamo, contribuiscono ad aumentare l’effetto aerodinamico della moto funebre. Per il passeggero defunto, specie se in vita è stato un motociclista o un’amante della due ruote, sarà un’esperienza mozzafiato memorabile, che difficilmente si potrà dimenticare: un’ultima volta in giro su una moto, all’aria aperta e ad alto tasso d’adrenalina.

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