mercoledì 2 giugno 2010

Fiori morti al cimitero, divieti lacrimevoli


Sono peggio delle sigarette. I fiori vivi fanno male: inquinano i cimiteri e nuocciono gravemente alla salute dei cittadini vivi. Chi li introduce nei camposanti rischia multe salate e sanzioni lacrime e sangue. Accade a Bacoli, cittadina in provincia di Napoli. I fiori nel camposanto di Bacoli nel periodo estivo non possono essere freschi ma, pensiamo, possono solo essere finti, plastificati, virtuali, disegnati oppure mosci, appassiti, senza petali, morti. La freschezza vegetale è vietata da un provvedimento del responsabile del Settore X del Comune napoletano “Visibilità e Servizio Cimitero” Giovanni Capuano. E' per ragioni igieniche e di salute pubblica. I fiori freschi possono far morire i parenti degli ospiti del luogo santo.

Il testo si può consultare direttamente sul sito del Comune di Bacoli, mentre altre notizie curiose dello stesso genere si possono leggere nel libro umoristico di Raimondo MoncadaTi tocca anche se ti tocchi”.

Il provvedimento del dirigente del Comune di Bacoli “diffida i cittadini dall'introdurre fiori freschi nel Cimitero Comunale per il periodo estivo e precisamente dall’1 giugno al 31 agosto 2010”.
Ma perché un divieto del genere contro una consuetudine, contro un gesto così sentito? Il motivo è spiegato nella prima parte del provvedimento. Eccolo: “
“Premesso che durante i mesi estivi, con l’innalzarsi della temperatura, è necessario porre in essere provvedimenti tesi alla prevenzione di fenomeni di inquinamento, nocivi per la salute dei cittadini;
che la presenza di fiori freschi nel Cimitero Comunale rappresenta una potenziale causa di inquinamento, per la rapida decomposizione determinata dal caldo intenso;
Atteso la necessità di un intervento di sospensione della introduzione di fiori freschi, limitatamente al periodo estivo ed in conformità ai provvedimenti attuati negli anni precedenti”.
Guai a fare i furbi. Chi si azzarda a introdurre i fiori freschi al cimitero da portare al proprio caro defunto, sarà severamente rimproverato e sanzionato fino alle lacrime. Il dirigente del settore cimiteriale chiede espressamente al personale del camposanto cittadino, al comando della Polizia Municipale e al presidio sanitario di Bacoli di attuare le disposizioni della diffida. E per i fiori che crescono spontaneamente nelle aiuole, nelle aree a verde del cimitero come la mettiamo?
Intanto, cominciano a fioccare i malumori e le proteste di cittadini e di associazioni quasi increduli. Prende posizione Noiconsumatori.it che nel proprio sito ufficiale pubblica il proprio punto di vista. “Un delibera assurda che non è utile nè funzionale per la cittadinanza - spiega l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. Come fanno dei fiori freschi ad inquinare? Le piante sono risorse naturali che non possiedono alcun agente capace di recare danno all’ambiente ed alla salute pubblica, anzi semmai è il contrario. Vietare una consuetudine antica come quella di omaggiare i propri cari estinti è immorale. La cosiddetta delibera anti-inquinamento non fa altro che calpestare il diritto e la libertà di culto dei cittadini”.
Bacoli non è comunque l’unico comune a prendere una decisione simile. Altre cittadine stanno seguendo la stessa linea. San Nicola La Strada, comune campano in provincia di Caserta, ha vietato l’introduzione nei cimiteri non solo di fiori freschi ma anche di ceri. Il divieto, contenuto in una ordinanza sindacale, va dal primo giugno e fino al primo ottobre.

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