venerdì 2 aprile 2010

Caro animale caro funerale


Dodicimila euro spesi per il funerale di Filippo. E non per un funerale qualsiasi. Le solenni esequie sono state celebrate per un animale. Non stiamo parlando di persone che odiamo ed a cui ci rivolgiamo cordialmente con l’ epiteto: animale! Il funerale da dodicimila euro è stato celebrato per Filippo, un felino, un micio, un gatto. La padrona, un’anziana di Teramo, vedova e senza figli, che abita fra Roseto e Silvi, ha trattato il felino meglio di un figlio anche quando è morto dedicandogli una cerimonia d'addio degna ed umana. Ha acquistato la bara, le foto, la corona, la lapide e un luogo, un cimitero privato, dove piangere il caro micio. Apprendiamo la curiosa notizia dal portale di informazione Pressonweb, quotidiano indipendente di Pescara.
“Filippo, gatto soriano, - riporta Pressonweb - sorriderà sotto i baffi per la pubblicità ottenuta grazie alla sua padrona. Una vedova senza figli che abita fra Roseto e Silvi ha deciso di assicurargli un degno funerale. La donna ha aperto un libretto di risparmio con poco meno di 12mila euro per ognuno dei suoi gatti (2 sono ancora in vita). Una somma destinata ad assicurar loro un funerale da antologia. La donna ha chiamato un’impresa di pompe funebri che ha fatto costruire a tempo di record una piccola bara a misura di gatto, con tanto di imbottitura di raso lucido, con tanto di camera ardente, ceri e corone di fiori, nel salone dell’abitazione dell’anziana, dove lei ha potuto trascorrere con l’amato Filippo le ultime ore prima del distacco dalle spoglie mortali”.
Ecco quanto e come ha speso la signora secondo il quotidiano on line Il Centro:
- Per la bara bianca 800 euro
- Per la cerimonia funebre 700 euro
- Per la camera ardetnte 400 euro
- Per il fotografo 300 euro
- Per la tomba con lapide e scritta 1.200 euro
- Per il terreno per la sepoltura 8.000 euro.
La cronaca è stata una delle fonti a cui si è ispirato lo scrittore Raimondo Moncada per il suo libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” edito dalla Csa Editrice di Crotone. Il libro è un viaggio tra realtà e fantasia, tra sorriso e riflessione, nel dietro le quinte del funebre: tutto quello che non si sa o non si vuole sapere sull’evento morte.

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