
sabato 27 marzo 2010
Esequie on-line in Cina

Defunti verdi, cimitero ecologico

Altre divertenti notizie e curiosità dall’universo dei defunti e dal mondo del funebre, si leggono nel libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scrittore Raimondo Moncada edito dalla Csa Editrice.
Un defunto in diamante da portare al collo

E' la cremazione a fare la parte del leone. C’é chi trova modi originali per valorizzare le ceneri e “mettere in luce” i parenti defunti. Come il gruppo Algordanza, dal cantone dei Grigioni, che riesce, con un processo chimico, a trasformare i resti dei nostri cari in pietre preziose sintetiche, di diversi tagli e grandezze. Ogni diamante, spiega all’agenzia Ansa Christina Sponza, responsabile marketing, a seconda della composizione chimica dei resti, ha sfumature di colore diverse. Una pietra che rimarrà unica, come unica era la persona che non é più con noi.
Altre divertenti curiosità dall’universo dei defunti e dal mondo terreno dell’industria funebre, si trovano nel libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scrittore Raimondo Moncada edito dalla Csa Editrice. Una sorta di saggio, di viaggio, dove trovare battute divertenti, curiosità, invenzioni, statistiche, assurdità, riflessioni e tant'altro su un business che non avrà mai fine (fino a quando almeno, scrive l'autore, non mettano a punto l'elisir di lunga vita per tutti gli attuali mortali abitatori della terra ed allora sarà la morte per l'industria funebre della morte!)
venerdì 26 marzo 2010
I morti si mordono le falangi

In un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Nature”, James Vaupel, demografo della statunitense Duke University (Nord Carolina), fa i calcoli sulla longevità nei cosiddetti Paesi ricchi. E lo fa non usando la calcolatrice.
La vita si è allungata, spiega James Vaupel, non perché la velocità cui invecchiamo è diminuita, tutt'altro. Il motivo è che, grazie agli avanzamenti della medicina e alle migliori condizioni di vita, l'esordio di molte malattie è stato posticipato, quindi rimaniamo più a lungo sani e i “guai” arrivano più in là nel tempo, quando dovremmo essere vecchi (ma ancora non si sa se sarà ulteriormente rinviata la vecchiaia).
I paesi più longevi, al momento, sono Giappone, Italia, Svezia e Spagna: il paese del Sol Levante batte tutti con un'aspettativa di vita di quasi 86 anni per le donne e 79 anni per gli uomini. Una recente indagine ha contato in Giappone 40.399 - 34.952 donne e 5.447 uomini centenari.
In Italia, secondo i dati del Rapporto Osservasalute 2009 dell'Università Cattolica di Roma, si assiste ormai da alcuni anni al livellamento dell'aspettativa di vita di uomini (78,7 anni al 2008) e donne (84 anni al 2008), sempre più simile tra loro. Tra il 2006 e il 2008, infatti, la speranza di vita maschile è aumentata di 0,3 anni (da 78,4 a 78,7), quella femminile è rimasta ferma a 84 anni (per il terzo anno consecutivo non cresce); di conseguenza il vantaggio femminile, che era di 5,8 anni nel 2004, si è ridotto (almeno nei dati provvisori) a 5,3 anni.
Nella rivista “Nature”, il demografo statunitense James Vaupel ha sottolineato che negli ultimi 170 anni nei paesi industrializzati l'aspettativa di vita è cresciuta di 2,5 anni per decade, vale a dire di circa 6 ore al giorno. Se questo trend continua oltre metà dei nati dal 2000 in poi vedrà i 100 anni. Certo, il rischio di morte aumenta anno dopo anno, ma per i temerari che riusciranno a raggiungere i 110 anni il rischio si assesterà sul discreto ma inevitabile valore del 50% l'anno.
Vivendo sempre di più si può arrivare sereni e sani a 90 anni, conclude Vaupel, saranno quindi da rivedere i sistemi del welfare, pensioni in primis (ma chi ci arriverà se i nuovi nati dovranno pagare con i propri contributi le pensioni a chi nel frattempo non morirà mai?). La vita si allunga. Ciò significa che si muore dopo e sempre di meno. C’è chi è felice. Ovviamente. Ma non tutti. A piangere lacrime di sangue per il progressivo allungamento della vita, ci sono ad esempio gli addetti del settore funebre come ci riferisce lo scrittore Raimondo Moncada nel suo saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” edito dalla Csa Editrice. Nel libro, a proposito delle conseguenze dei progressi della scienza, si fa una divertente riflessione sul futuro della vita e della morte e sulla figura del becchino. Intanto si godono a Bologna la festa dell’arte funeraria e cimiteriale con la fiera internazionale Tanexpò dove le bare sono una vera attrazione.
venerdì 19 marzo 2010
Tanexpò, l’arte per i defunti

Tanexpo si preannuncia anche quest’anno ricca di novità e di opportunità. La manifestazione animerà i padiglioni 16, 21 e 22 di BolognaFiere con 23.000 mq di esposizione dove i 16.000 i visitatori attesi potranno trovare il meglio della produzione funeraria e cimiteriale italiana e internazionale, cofani e urne, auto funebri, accessori, arte cimiteriale, marmi, graniti, sculture, fotoceramiche, impianti di cremazione, prodotti sanitari e tutto quello che il settore richiede.Un’offerta sempre più ampia e all’avanguardia, aperta al futuro e alle nuove realtà, ma allo stesso tempo attenta alla tradizione e alla valorizzazione del prodotto di qualità e di lavorazione artigiana, imprescindibile caratteristica per la crescita e lo sviluppo del mercato della funeraria.
Tanexpo è ormai da tempo sinonimo di internazionalità, sono attesi, come nelle passate edizioni, operatori professionali provenienti da oltre 50 paesi e prestigiose delegazioni delle principali associazioni estere del settore che, come ogni anno, scelgono Tanexpo per trovare l’offerta più completa ed esclusiva. La manifestazione è anche privilegiato punto d’incontro per le associazioni di categoria italiane e straniere che scelgono Bologna per organizzare le proprie convention annuali. Ospite internazionale quest’anno sarà Alpar, Asociaciòn Latinoamericana de Parques Cementerios y Servicios Exequiales.
Come ogni anno Tanexpo si propone non solo obbiettivi strettamente commerciali ma anche formativi, che la rendono così momento di crescita professionale per i visitatori.
Saranno numerosi i momenti destinati all’approfondimento di tematiche di primario interesse per gli operatori del settore e verteranno su diversi temi.Due giornate di studio saranno dedicate alla Tanatoestetica & Tanatoprassi e ai Riti e Cerimonie di Commiato mentre i workshop tratteranno i temi del Marketing nel settore funerario e della Tutela del “made in Italy”.
Saranno allestite delle aule di formazione a cura del Centro Studi Oltre in cui verranno proposte dimostrazioni pratiche sulla Tanatoprassi & Tanatoestetica, brevi dimostrazioni di Riti e Cerimonie di Commiato e verranno approfondite le caratteristiche tecniche e procedimenti costruttivi e di confezionamento dei cofani funebri.
Le principali associazioni di categoria presenteranno i propri programmi formativi: Fusemba, Master of Business Administration for Funeral Services della EFFS, Federazione Europea dei Servizi Funerari, la cui fase finale sarà svolta in Italia sotto il coordinamento di Feniof e il programma Virgilio - Management dell’Oltre ideato di Federcofit.
L’offerta formativa - professionale è quest’anno arricchita da un evento unico e di eccezionale valore dedicato esclusivamente agli espositori di Tanexpo 2010, un workshop interattivo ad inviti sulla rete di opportunità commerciali tra aziende europee e sudamericane/ internazionali.
L’area Design & Ricerca vedrà protagonista il tema dell’architettura funeraria con studi, ricerche e innovazioni su tombe a terra e cappelle di famiglia presentate da due realtà di spicco del mondo accademico italiano l’Accademia delle Belle Arti di Brera e la Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma.
Verranno sviluppati i temi della personalizzazione delle sepolture, in controtendenza all’attuale “fissismo” di forme della produzione seriale, dell’originalità dei materiali, degli elementi del corredo tombale e della “impaginazione grafica” delle superfici, dell’efficace utilizzo di spazi sempre più esigui cercando di dare quindi risposta a esigenze spirituali e concrete e contribuendo a dare nuovi spunti al mondo produt-tivo.
La ricerca estetica sarà il tratto caratterizzante su cui lavoreranno docenti e studenti del Dipartimento di Arte e Antropologia del Sacro dell’Accademia di Brera, coordinati dal prof. Andrea B. Del Guercio e dalla prof.ssa Ida Chicca Terracciano, con l’obiettivo di proporre un percorso iconografico che vada a caratterizzarsi come processo esperienziale, in relazione fisica e psichica con i materiali, e come confronto culturale ed esistenziale con l’azione estetica contemporanea. Verrà dato spazio alla più ampia gamma dei linguaggi visivi, da quelli tradizionali del marmo e del bronzo a quelli innovativi delle più re-centi tecnologie digitali.
Fondamentale sarà anche il contributo della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano chiamata ad esprimersi su aspetti propri di una ricerca che terrà conto dei valori espressi dalle tre grandi religioni monoteistiche (ebraismo, cristianesimo e sufismo). L’intera esperienza sarà successivamente raccolta dall’Accademia in uno specifico volume a carattere di riflessione e di proposta.La Facoltà di Architettura “Valle Giulia” dell’Università La Sapienza di Roma, con un progetto coordinato dagli architetti Vincenzo Turiaco e Stefano Mavilio, guarderà alla sepoltura sviluppando soprattutto gli aspetti architettonici. L’idea base è quella di mettere in evidenza l’Aura, la luce emanata dall’essere umano che guida ciascuno di noi in vita e che dopo morti continua a fluire dal soma come memoria delle peculiarità di ciò che fummo. Dunque la luce, intesa come riflesso dell’altro e come reminiscenza della materia. I progetti in mostra saranno immaginati nell’ottica di una matematica inesorabile, una geometria che “pre-vede” e che anticipa la perfezione di ciò che apparirà in cielo alla fine del tempo. Le opere, oltre ad essere caratterizzate dalla presenza della luce, saranno per quanto possibile improntate ad una poetica del bello che non dimentichi il contesto, senza rifuggire dalla tecnologia intesa quale supporto alla progettazione e non quale centro della stessa.Le realizzazioni dell’area Design & Ricerca saranno arricchite da decorazioni floreali, realizzate da esperti visual designers, che terranno anche dimostrazioni pratiche su temi e ambientazioni specifiche con il supporto dei prodotti messi a disposizione dalle aziende espositrici, andando così a sottolineare il collegamento, che Tanexpo da sempre ricerca e stimola, tra mondo della ricerca e mondo della produzione.
Dopo il grande successo riscosso nel 2008 saranno inoltre riproposte le installazioni floreali alla Certosa di Bologna, il cimitero monumentale della città, che andranno ad interpretare i più significativi monumenti funebri, creando un percorso grazie al quale i visitatori potranno apprezzare e riscoprire le opere della Certosa valorizzate dalle delicate e discrete decorazioni che con esse si andranno armoniosamente ad integrare. Il percorso sarà presentato ai visitatori tramite specifiche visite guidate, organizzate per l’occasione, che ne faciliteranno la lettura.
Anche il 2010 vedrà quindi Tanexpo impegnata a dare al proprio pubblico un’ offerta a tutto tondo di altissimo livello: commerciale, con la presenza delle principali realtà produttive nazionali e internazionali del settore, professionale, con i numerosi incontri che vedranno presenti i massimi esperti della materia e tratteranno temi di stringente attualità e culturale con le iniziative di Design & Ricerca e i suoi eccellenti partner.
Tanexpo si svolge sotto il patrocinio delle due Federazioni Italiane che rappresentano l’imprenditoria funeraria privata, Feniof e Federcofit, che ne ribadiscono il ruolo di autorevole punto di riferimento e di nucleo centrale della rappresentatività dell’intero comparto. Si avvale inoltre del contributo scientifico di Assocofani, Associazione Italiana Produttori Cofani Funebri, di Tanexport, Consorzio Italiano Produttori Articoli Funerari e Cimiteriali, di Iafe, International Association of Organizers of Funeral Exhibitions, e di Asce, Association of Significant Cemeteries in Europe; particolarmente prestigioso il patrocinio della più importante organizzazione funeraria mondiale Fiat–Ifta, International Federation of Thanatologists Associations.
L’evento è realizzato in collaborazione con BolognaFiere, CSO Centro Studi Oltre, OLTRE Magazine e L’informatore.
Tanexpo 2010 sarà ancora una volta occasione privilegiata di incontro tra un’offerta completa di assoluta qualità ed una domanda specializzata che da sempre sceglie l’appuntamento italiano per trovare prodotti e servizi di eccellenza.
Se vuoi sapere nel dettaglio tutto sulla nuova edizione di Tanexpò ti consigliamo di fare un salto nel sito web della manifestazione dove troverai utili notizie sugli espositori, sui prodotti in mostra, sull’organizzazione della manifestazione, su come arrivare alla fiera, su dove alloggiare, su come contattare organizzatori e aziende.
giovedì 18 marzo 2010
Teatro tra la vita e la morte

L’evento sarà articolato in vari appuntamenti fruibili sia da parte delle scuole che da un pubblico più adulto. In particolare gli spettacoli serali andranno in scena sabato 20 marzo alle ore 21.00 e domenica 21 marzo alle ore 18.00 mentre da martedì 16 marzo sino al prossimo sabato 20, ogni giorno alle ore 9.30, la matinée sarà dedicata agli studenti. L’iniziativa rivolta alle scuole tende ad utilizzare il teatro anche a fini educativi, quale mezzo di espressione artistica e culturale, poiché costituisce un aspetto fondamentale della cultura e delle identità locali ed ha un insostituibile valore intellettuale, sociale e formativo.
I due atti unici costituiscono una sola ideale commedia in cui sono sintetizzate alcune delle ossessioni di Luigi Pirandello: il gioco delle apparenze di qua e di là della morte, il guizzo della vita che palpita e fugge, il rapporto tra forma e sostanza nonché tra illusioni e realtà. Nell’atto unico “All’uscita” Pirandello fa muovere i suoi personaggi dinanzi al cancello di un Cimitero. Si tratta di defunti ancora legati all’esistenza da un ricordo, da un sentimento, da un’idea, prima di dissolversi del tutto. Essi si soffermano all’uscita del cimitero riprendendo le apparenze vane che si diedero nella vita. Nell’incontro-scontro i tre protagonisti, cioè il filosofo, l’uomo grasso e la donna uccisa, troveranno la definitiva via d’uscita da “questo volubile granello di terra perduto nei cieli”. Anche nell’atto unico “L’uomo dal fiore in bocca” è dominante la rappresentazione del dramma del personaggio pirandelliano, inquadrato in particolari stati d’animo ed atmosfere dove un sommesso e delicato lirismo non riesce a cancellare l’amara e dolente realtà di un destino beffardo e malizioso.
Rai chiede canone tv a defunti

Anche la Rai, a quanto pare, deve pagare gli utenti che non avrebbero dovuto uscire i soldini per il canone tv. C’è infatti una norma del 2008 che finora, è il caso di dirlo, è rimasta lettera morta, che prevede l’esonero automatico dal canone degli anziani ultrasettantacinquenni con reddito basso. Lo ha confermato di recente, il sottosegretario all'Economia Daniele Molgora, sollecitato da un'interrogazione del deputato pidiellino Giovanni Dima. Il rappresentante del governo ha ufficialmente dichiarato che la norma che prevede l’esonero non ha bisogno di alcun decreto attuativo. La Rai, che ha atteso fino ad oggi chiarimenti a proposito, dovrebbe così rimborsare chi ha pagato ingiustamente nonostante avessero diritto all'esenzione automatica. Arretrati compresi.
Secondo quanto riportato sul canale Kataweb, la legge Finanziaria 2008 (art.1 comma 132) ha stabilito, infatti, che i cittadini italiani con un'età pari o superiore a 75 anni con reddito non superiore a 516,46 euro calcolato per tredici mensilità (ossia 6713,98 euro all'anno) sarebbero stati esentati dal pagamento dell'imposta. Le successive disposizioni approvate col decreto milleproroghe del 2008 hanno confermato quanto sancito dalla finanziaria. Ma la Rai ha continuato a pretendere il pagamento del canone in attesa di un fantomatico decreto attuativo della norma.
Morte degna, vita indegna
La legge è stata approvata con i voti dei tre gruppi presenti nel parlamento andaluso: i socialisti (Psoe), i popolari (Pp) e la sinistra di Iu.
I vescovi della Spagna meridionale hanno criticato il provvedimento. Lo ritengono “non necessaria” perché la società non la reclama e “gli ospedali possono funzionare anche senza”. L’associazione federale per il diritto a morire degnamente si è invece “congratulata” con gli andalusi per aver inserito nello statuto d’autonomia della regione una legge che “riconosce il diritto di tutte le persone alla piena dignità” durante la fase terminale della loro vita. Le nuove disposizioni non parlano di eutanasia e di “suicidio assistito”, che dipendono dal codice penale di responsabilità del governo centrale di Madrid.
La legge potrebbe entrare in vigore verso Pasqua dopo che sarà pubblicata sulla gazzetta ufficiale.
mercoledì 17 marzo 2010
Eredità dei morti muore con gli eredi

“Nel paese dei contenziosi infiniti”, i due giornalisti di Repubblica stilano “la top ten dei processi senza tempo di una giustizia lenta che il governo non tocca”. Tra i casi più emblematici dei ritardi della giustizia, tra i processi più lunghi d'Italia, Repubblica segnala il caso denominato “Liberty palermitano”. “L'arretrato del contenzioso civile, nel suo dato generale – scrive il giornale - è gigantesco. Nella relazione annuale il Guardasigilli parla di 5 milioni e 625.057 procedimenti da definire. I più longevi riguardano le successioni: le cause per l'eredità del "caro estinto" possono durare decenni, come se fossero una maledizione e non una benedizione. A Palermo (Pirandello aveva buon materiale per le sue commedie) il record è della famiglia T., che litiga da 35 anni. Ci sono due sorelle e un fratello: tra loro i beni dei genitori da dividere, una villa storica e un terreno. Trent'anni di contenzioso tra tribunale, appello e Cassazione per arrivare (infine) a un accordo privato tra le parti”.
Ruba carro funebre toccandosi

Il cranio di Hirst sorride a Parigi

La mostra, curata da Claudio Strinati, attraversa più di tre secoli di storia dell'arte e tocca svariate correnti artistiche: dal barocco alla neo-pop art, dal post-impressionismo al surrealismo. Pitture, sculture, fotografie, video, oggetti, ci raccontano il rapporto degli artisti con la caducità delle cose terrene. Molte personalità presenti in Francia tra cui: Marina Abramovic, Jan Fabre, Cindy Sherman, Yan Pei Ming, Annette Message.
Si tratta di un evento unico che miscela sapientemente passato e presente: dall’immagine del famigerato teschio umano ricoperto di diamanti di Damien Hirst (For the love of God), a quelle delle performance di Marina Abramovic con gli scheletri caricati in spalla, dagli esempi contenuti nei mosaici pompeiani ai “memento mori” (ricordati che devi morire) presenti nella pittura del XVII secolo.
Continua, dunque, il tour internazionale del preziosissimo cranio di Damien Hirst (For the Love of Good), l’opera d’arte più cara del pianeta. Il teschio di Hirst è il calco di un cranio in platino rivestito da 8601 pietre preziose della gioielleria Bentley&Skinner. Un gioiello di morte frutto della incontenibile creatività post-contemporanea. L’unica cosa umana di un'opera disumana sono i denti. Tutti sani, nessuno cariato. Sulla fronte del teschio è posta una grande pietra rosa centrale, da oltre quattro milioni di sterline. La scultura anatomica di Hirst è stata venduta per la modica cifra di 100 milioni di dollari. Un poveraccio chi se ne è impossessato.
“Hirst – leggiamo su Il Giornale nella corrispondenza dell’inviato Stelio Solinas - i crani li colleziona, li serigrafa, ne fa delle icone sorridenti, e non sorprende che François Pinault, il magnate e mecenate di palazzo Grassi e Punta della Dogana lo porti in palmo di mano: il ritratto di sé che preferisce è quello fattogli nel 2003 da Piotr Uklanski ed è nient’altro che una radiografia colorata della propria testa con sotto due tibie incrociate alla maniera di un vessillo corsaro. Tutto si tiene: un’arte pirata e la pirateria dell’arte, il legame funereo, ma non tragico, fra artisti e mercanti, un pirata collezionista di un cranio che è già teschio, già defunto pur essendo ancora vivo... La morte dell’arte come de profundis dell’umanità.È un revival funebre che dura da qualche decennio e dagli Skull di Andy Warhol degli anni Settanta, alle Tête de mort di Niki de Saint Phalle degli anni Ottanta, alla Body Art con scheletro incorporato di Marina Abramovich racconta sempre la stessa storia; il niente come sostituto del sacro, lo spettacolo derisorio del vuoto che ci attende, l’esorcizzare la morte facendone un’icona della vita: oggetto d’arredamento, bijoux, design”.
martedì 16 marzo 2010
Il morto diventa albero con Gaia

Gaia è realizzata in materiale naturale, biodegradabile e solubile. Oltre allo spazio necessario per contenere le ceneri del defunto, l'urna contiene al suo interno un cilindro di torba pressata in cui sono mescolate sementi selezionate, idonee a facilitare e assicurare la crescita della pianta prescelta. Una volta interrata, le pareti dell'urna e il cilindro di torba si decompongono amalgamandosi lentamente alla terra. La cenere (basica) e la torba (acida) si legano in un composto ricco di sostanze vitali per la nascita e la crescita della pianta.
A parere dell’inventrice, l'albero nato dalle ceneri del defunto rappresenta simbolicamente un monumento funebre vivente che rivolge romanticamente i suoi rami al cielo, quasi un inno alla vita che continua. E un inno alla vita è il libro umoristico "Ti tocca anche se ti tocchi" di Raimondo Moncada che è riuscito nell'intento di far ridere di un argomento di cui si farebbe a meno di parlare.
In vendita l’anima dei morti

Avie Woodbury è riuscita ad “addormentare” e catturare i due spiriti nel luglio del 2009, grazie all’aiuto di un esorcista che li avrebbe rinchiusi nelle ampolle con tappi imbevuti in acqua santa, per “togliere loro energia”. La donna dopo la cattura ha detto di non aver più avvertito la presenza dei due spiriti e neanche attività sinistre che l'avrebbero disturbata quando si è decisa di abitare quella casa. Ha voluto sbarazzarsi dei fantasmi perché, ha dichiarato, stanca di convivere con loro. L’ignoto acquirente potrà godere della “compagnia” dell’anima dei due defunti versando il contenuto delle ampolle su di un piatto, facendo acquistare ai due di nuovo energia. Con il ricavo della vendita, la catturatrice di fantasmi pagherà l’onorario all’esorcista mentre una parte sarà devoluta all’ente protezione animali.
Quella messa in pratica in Nuova Zelanda è un’idea che sta attirando chi ha problemi economici. L'acchiappafantasmi potrebbe diventare il mestiere del futuro. Per diventare ricchi, potremmo mettere in vendita lo spirito di tutti i nostri avi. Altre idee e invenzioni strane nel libro umoristico "Ti tocca anche se ti tocchi" di Raimondo Moncada.
Rimosso cadavere in divieto di sosta

giovedì 11 marzo 2010
Corsa al loculo con vista mare

La morte non fa paura. E nessuno fa scongiuri, toccandosi, di fronte all’esigenza di prenotarsi una sistemazione sicura per la futura dipartita. È una vera e propria corsa al loculo. Il cimitero si amplia, vengono costruite nuove tombe ed i cittadini incuranti della crisi economica, della scarsezza di mezzi finanziari, della contingente mancanza di liquidità, si mettono ad acquistare un loculo per se stessi o per la propria famiglia. Accade a Porto Empedocle, paese natio dello scrittore Andrea Camilleri, comune governato dal giovane e illuminato sindaco Calogero Firetto. La notizia viene riportata oggi sulle pagine di Agrigento del giornale “
“Quattrocento empedoclini – ci riferisce Di Mare – hanno scelto la loro casa per l’eternità, o quasi. Tanti sono coloro i quali hanno prenotato il loro loculo tra i mille costruiti a tempo di record dalla Futura Sas e dalla Ati Edilcostruzioni nello spazio destinato all’ampliamento del camposanto”.
L’attenzione del cronista si sofferma sulla corsa al loculo. Scrive sul giornale: “Per evitare di trovarsi impreparati all’appuntamento con la morte – propria o di qualche caro – tanti cittadini si sono recati negli uffici della Ati e della Futura per sottoscrivere l’accordo che prevede l’anticipo del 25 per cento della somma complessiva per l’acquisizione del loculo, con la prospettiva di saldare il conto negli anni a venire. E a rendere per certi versi curiosa questa corsa c’è anche l’attenzione al particolare dimostrata dagli acquirenti. Gli empedoclini, infatti, visto che ad oggi possono scegliere, non perdono l’occasione di decidere se collocare la salma propria o del parente al piano terra, al primo piano o negli spazi più in alto. C’è anche chi ha valutato se tumulare o farsi tumulare con vista sul mare”.
In una cittadina che sta vivendo un momento di felice e palpabile rinascimento, si parla di un camposanto modello dotato anche di un ascensore per agevolare il collegamento tra due dislivelli ed in cui si prevede la realizzazione di altri mille nuovi loculi.
A proposito di cimiteri, fanno discutere le invenzioni innovative proposte da Raimondo Moncada nel suo libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” con le tombe a grattacielo e a grattaterra.
mercoledì 10 marzo 2010
Tomba mignon, bara segata

La bara è inspiegabilmente troppo grande per il loculo e così, per farla entrare, viene tagliata con una sega a mano come in un numero d'alta magia, davanti agli occhi in lacrime ed esterrefatti dei parenti del defunto. Dopo ripetuti tentativi per ridurne il volume, l’ingombrante cassa con dentro un’indispettita salma è stata spostata in un altro loculo più spazioso.
La grottesca quanto incredibile e incresciosa vicenda, riportata sulle pagine de Il Resto del Carlino, sarebbe avvenuta nel cimitero di Calderaia di Reno, in provincia di Bologna. Il giornale riporta la testimonianza diretta della figlia del defunto che chiede l’anonimato (la figlia, ovviamente e non il defunto).
Subito dopo le esequie, i familiari di un sessantenne di Bologna attendono al cimitero che il feretro del loro caro venga tumulato. Gli addetti dell’agenzia di pompe funebri arrivati nel luogo del camposanto predestinato alzano di peso la cassa per farla entrare nel loculo assegnato. La bara però non entra, neanche a spingerla con forza. Il personale, allora, avrebbe proposto ai parenti una soluzione: eliminare alcune parti della bara, soprattutto le cornici esterne, per ridurne il volume. La cassa viene dunque segata a mano sotto gli occhi allucinati dei dolenti. Nonostante lo sfregio e le mutilazioni, la bara non entra ugualmente. Nel frattempo viene avvertito il Comune e si decide di utilizzare un altro loculo libero, a poca distanza, dove la bara del bolognese entra senza alcun problema.
I parenti del defunto si sono rivolti ad un avvocato ed hanno presentato un esposto ai carabinieri.
Di storie curiose e di gaffe imperdonabili nelle cerimonie funebri parla lo scrittore Raimondo Moncada nel suo libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi”.
sabato 6 marzo 2010
Comuni vendono carri funebri

“Dopo la verifica annuale 2009 sull’efficienza dell’intero autoparco comunale - si legge in una nota dell’Amministrazione comunale - il settore provveditorato ha constatato la presenza di autoveicoli che non rispondono più alle necessità del Comune di Como”.
Nell’ottobre del 2008, anche il comune di Gorizia mise in vendita un’auto funebre. Il mezzo di trasporto era una Fiat Croma del 1989. il prezzo a base d’asta di partenza era stato fissato in 400 euro. In pratica un carro funebre regalato con la possibilità di avviare una produttiva azienda funebre.
Speriamo che i mezzi funebri messi in vendita dagli enti pubblici siano effettivamente efficienti, nonostante l'età. Sarebbe davvero disastroso lasciare a piedi defunto e il corteo dei familiari dolenti. Altre notizie strane e considerazioni curiose su questo settore, le potete trovare nel libro umoristico di Raimondo Moncada “Ti tocca anche se ti tocchi” edito dalla Csa Editrice di Crotone.
venerdì 5 marzo 2010
Nelle mani di un becchino

After.Life è un film indipendente del genere fanta-horror di cui al momento si è sentito parlare ancora poco.
La pellicola è stata scritta e diretta dalla giovane regista Agnieszka Wojtowicz-Vosloo. Il film non ha ancora un distributore americano. Girerà inizialmente per i festival alla ricerca di qualcuno intenzionato a mostrarlo nei cinema.
After.Life ha un cast molto ricco. Troviamo l’attore Liam Neeson nei panni di un impresario di pompe funebri, e l’attrice Christina Ricci in quelli di una donna a cui è stata data una seconda chance.
Nel cast, anche Alfred Molina, Justin Long, Josh Charles e Chandler Canterbury.
In questi giorni sono usciti il trailer e la locandina ufficiale del terrificante After.Life.
La storia racconta le vicende di Anna Taylor (Ricci), una donna che si trova in uno stato di transizione tra vita e morte e che farà di tutto per impedire che Eliot Deacon (Neeson) - un impresario di pompe funebri, che suo malgrado trova il destino di Anna nelle sue mani - la seppellisca viva...
mercoledì 3 marzo 2010
Morti ritardatari, multe dolorose

Ecco di seguito le direttive dell’assessore nisseno, tratte da una nota stampa pubblicata sul sito del Comune di Caltanissetta.
L'assessore alle aree cimiteriali, Giuseppe D'Anna ha disposto con due note, una inviata alle Società di Mutuo soccorso ed al Direttore del cimitero e l'altra alle agenzie funebri e/o autorizzate al trasporto ed ancora al Direttore del Campo Santo, le direttive da seguire per la chiusura dei loculi oggetto di trasferimento salme e delle operazioni inerenti l'orario di arrivo dei feretri al Cimitero. Con la prima nota D'Anna rileva che per il servizio di trasporto funebre sono stati stabiliti gli orari di arrivo al cimitero dovendosi tenere in debita considerazione l'orario di chiusura della struttura, sia per il periodo invernale che estivo."Il servizio - dice l'assessore - è così articolato: per quanto concerne l'orario invernale l'apertura è prevista per le ore 7,00 e la chiusura per le 17,00, l'ora d'arrivo finale delle salme al cimitero è fissata nelle 16,30. Per quanto concerne l'orario estivo l'apertura é sempre alle 7,00 mentre la chiusura è alle 18,00. L'ora d'arrivo finale è fissata per i feretri alle 17,30.Le agenzie quindi dovranno attenersi scrupolosamente agli orari di arrivo finale all' interno dell'area cimiteriale ". Per tanto D'anna ha anche inviato una nota Al Vicario Foraneo di Caltanissetta, in considerazione del fatto che gli orari di arrivo dei feretri vengono sistematicamente disattesi, con la quale chiede di volere provvedere a dare inizio alle funzioni con anticipo in modo che gli orari possano venire rispettati. Sarà compito del Comando di Polizia Municipale di adottare gli eventuali provvediemnti consequenziali di competenza.Con la successsiva nota alle società di Mutuo Soccorso l'assessore Giuseppe D'Anna, stigmatizza il fatto che alcuni loculi aperti che sono stato oggetto di trasferimento delle salme, vengono utilizzate come deposito di attraezzi pere la pulizia di altri loculi.All'interno di molti loculi di proprietà delle Società ancora aperti infatti vi sono depositati scope, detersivi, secchi, palette e stracci . Da qui la riochieste dell'assessore alle Società di Mutuo Soccorso affinchè, ciascuno per la propria compentenza, si attivi per provvedere alla chiusura di tutti i loculi aperti ed al momento non utilizzati. Medesima nota anche per i loculi di proprietà del Comune è stata inviata al direttore del Cimitero, allo scopo di ripristinare il rispetto del decoro che il luogo impone.
Cimiteri, ladri di cadaveri preziosi

L’uomo è stato denunciato dai carabinieri per violazione di sepolcro e vilipendio.
A dare l'allarme è stato il custode del cimitero comunale, che ha denunciato la scomparsa della bara contenente i resti di una donna morta all'età di 40 anni nel 2008. I militari hanno subito avviato le indagini e dopo alcuni riscontri hanno rinvenuto la bara nel garage del fratello della donna morta, un uomo già noto alle forze dell'ordine.
La bara, con il corpo della donna, è stata sottoposta a sequestro ed è stata provvisoriamente custodita presso la sala mortuaria del camposanto.
In un cimitero vicino a Empoli, in località Pontorme, ignoti hanno invece aperto un loculo all'interno di una cappella, divelto la bara e gettato a terra la salma. Sul posto è intervenuta la polizia ed è stata interessata anche la squadra anti-sette della squadra mobile di Firenze per indagare sullo strano caso di profanazione. I malviventi, per entrare nella cappella, hanno danneggiato la porta d'ingresso, poi hanno rotto la lapide in marmo e quindi, dopo aver smurato l'apertura del loculo hanno tirato fuori la bara estraendo i resti della salma. I familiari del defunto - un uomo morto 25 anni fa - non riescono a spiegarsi quanto accaduto. Tutte le ipotesi sono al momento possibili, dalla "bravata" all'atto riconducibile alla pratica di riti esoterici. Ma non viene neppure escluso che qualcuno sia andato in cerca di qualche monile o oggetto prezioso indossato dal defunto.
Nei cimiteri ne succedono di tutti i colori! I camposanti sono delle miniere d’oro, come ci racconta lo scrittore Raimondo Moncada nel suo saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi”, un libro che è ormai divenuto un classico della materia. Si ride quando si dovrebbe piangere.