martedì 16 marzo 2010

Il morto diventa albero con Gaia


La morte che rispetta la natura. Un fiore che nasce dalle ceneri del caro estinto. Un'urna cineraria ecologica, ideata da un'altoatesina è stata premiata in Germania. Veronika Gantioler, di Barbiano, laureata alla Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano, ha vinto con il singolare manufatto funerario denominato Gaia il premio di design Talente 2010 bandito dalla Camera di Commercio di Monaco di Baviera nell’ambito della IHM – Fiera internazionale dell’artigianato.
Gaia è realizzata in materiale naturale, biodegradabile e solubile. Oltre allo spazio necessario per contenere le ceneri del defunto, l'urna contiene al suo interno un cilindro di torba pressata in cui sono mescolate sementi selezionate, idonee a facilitare e assicurare la crescita della pianta prescelta. Una volta interrata, le pareti dell'urna e il cilindro di torba si decompongono amalgamandosi lentamente alla terra. La cenere (basica) e la torba (acida) si legano in un composto ricco di sostanze vitali per la nascita e la crescita della pianta.
A parere dell’inventrice, l'albero nato dalle ceneri del defunto rappresenta simbolicamente un monumento funebre vivente che rivolge romanticamente i suoi rami al cielo, quasi un inno alla vita che continua. E un inno alla vita è il libro umoristico "Ti tocca anche se ti tocchi" di Raimondo Moncada che è riuscito nell'intento di far ridere di un argomento di cui si farebbe a meno di parlare.

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