martedì 16 marzo 2010

Rimosso cadavere in divieto di sosta


La salma se in divieto di sosta va multata, senza alcuna pietà. E se c’è il cartello di rimozione forzata va chiamato il carro attrezzi. Anche ai defunti bisogna dare il buon esempio. Accade in America, il paese dove l’impossibile è possibile. La polizia di New York ha rimosso una vettura parcheggiata apparentemente in modo illegale davanti ad una agenzia di pompe funebri. E fin qui niente di strano. La polizia non si è infatti accorta che dentro il veicolo c'era una bara con un cadavere vero. Il carro funebre è stato così rimosso dagli agenti e trasportato in un garage a Manhattan adibito alla custodia dei veicoli sequestrati. Quando il personale dell'agenzia di pompe funebri non ha più trovato il mezzo e soprattutto la salma è entrato nel panico. Il feretro era atteso in chiesa dai parenti per la funzione. Scoperto quanto effettivamente avvenuto, il direttore della agenzia si è precipitato dalla Polizia per chiedere la restituzione del cadavere. Il direttore ha spiegato ai solerti agenti che era tutto regolare. Un cartello che autorizza la vettura al parcheggio nello spazio apposito era semplicemente scivolato dall'interno del parabrezza e non era quindi visibile. I vetri neri della vettura hanno impedito alla polizia di notare la bara bianca all'interno del veicolo sequestrato. Il direttore delle pompe funebri è riuscito a farsi restituire sia la vettura che il cadavere. Ma ha contestato il pagamento della multa per divieto di sosta. Altre storie strane, curiose, divertenti nel libro "Ti tocca anche se ti ticchi" dello scrittore Raimondo Moncada.

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