mercoledì 17 febbraio 2010

Economia, il mattone funebre tira


La morte economicamente rende!

In un momento di sfiducia nelle banche e nella finanza mondiale, in una fase in cui non si sa più dove investire le briciole dei risparmi rimasti dopo lo tsunami della crisi economica, ecco spuntare dall’oltretomba l’affare: il cimitero!


Il camposanto è redditizio. La morte è redditizia. I defunti sono redditizi. Il funebre è redditizio. L’aldiqua dell’aldilà sta cominciando a rendere felici non soltanto i tradizionali addetti del settore funebre ma anche semplici cittadini desiderosi di guadagnare soldi a tutti i costi. Non c’è niente da ridere, c’è solo da fare salti di gioia come stanno già facendo alcuni.

L'estinto non è più solo caro ma anche remunerativo!

La verità, raccontata con il sorriso dallo scrittore Raimondo Moncada nel saggio umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi”, viene oggi confermata da il Messaggero di Roma in un servizio che vi invitiamo a leggere nel sito del quotidiano. In un periodo di crisi, scrive il giornale, i romani hanno orientato i propri investimenti nel “mattone funebre”. I cittadini de Roma capitale invece di acquistare un appartamento di civile abitazione preferiscono investire oltre 900 mila euro per un appartamento di mortale abitazione edificata come ultima dimora nel silenzio lacrimevole di un camposanto. Ci riferisce sempre il Messaggero, che la prima asta telematica per l’assegnazione della concessione di 34 sepolcri (tombe, capitelli e cappelle) dei tre cimiteri romani – Verano, Flaminio e Maccarese – ha reso ben 6 milioni e 384 mila euro. Il guadagno netto per Ama-Servizi cimiteriali – fa i conti il Messaggero – è stato di quasi 4 milioni di euro.


Se la finanza si lecca ancora le dolorose ferite dopo anni di catastrofico andazzo; se gli specialisti finanziari degli istituti di credito si scervellano a inventare nuovi prodotti finanziari appetibili da mettere sul mercato; se lo Stato cerca affannosamente alternative ai moribondi Bot, Cct, Btp e Ctz; se banchieri e bancari si toccano ancora nell'intimità dopo che tutto il castello bancario ha rischiato seriamente di collassare facendo morti e feriti; l’economia trova a sorpresa nuove energie per risollevarsi: la morte!

Il trapasso è il futuro della nuova finanza, è il nuovo prodotto finanziario certo e certificato.
La sicurezza della morte dà fiducia a grandi e piccoli investitori che cominciano a prendere il denaro e a farlo girare acquistando a più non posso tombe cimiteriali e abbandonando, così, titoli finanziari come fondi comuni di investimento o altre diavolerie finanziarie che in questi anni, con perdite stratosferiche, pari a volte allo stesso investimento, hanno rovinato la vita a tante persone.


Ti tocca anche se ti tocchi” ha fatto scuola. Con l’umorismo si supera tutto, si superano difficoltà, si superano idee preconcette e si vince!

Una tomba, per i neo investitori funerari, è meglio di un conto in banca! Vuota, però! e con la speranza che nessuno scienziato metta a punto l’elisir di lunga vita che, in questo caso - come scrive in un capitolo di "Ti tocca" Raimondo Moncada - sarebbe una vera iattura. Si invitano fin da subito i neo investitori mortuari a toccarsi precauzionalmente per scongiurare nuovi disastri.

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