lunedì 22 febbraio 2010

Morto ride e ritorna in vita


Cadavere si risveglia e c’è già chi grida al miracolo. Il corpo di un uomo ha ripreso a vivere poco prima che gli addetti funebri iniziassero le operazioni di sigillatura della bara. A fermare la mano dei becchini sigillatori è stata una fragorosa risata proveniente dalla cassa da morto con all’interno il morto apparente. Aperto il cofano, la sorpresa nella camera ardente diventata di fuoco. Il morto non era morto o almeno era stato creduto tale da parenti e referti medici. Il quasi defunto, agitando come portafortuna il libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi”, si è alzato di scatto sulla schiena rinvigorita facendo un ampio gesto dell’ombrello ai presenti attoniti.


Ai parenti stretti e meno stretti, che hanno reagito con un rumoroso pianto, il defunto resuscitato ha chiesto: “Piangete per un caro ritrovato oppure per un’eredità perduta?”


Ai becchini increduli e disperati, l’ex defunto ha invece domandato: “Piangete per un cliente ritrovato o per un morto perso?”


L’uomo, riprendendo il gusto della vita, ha poi dichiarato: “Con una semplice risata, ho seppellito la morte!”


Studiosi stanno adesso studiando lo strano caso per come merita. Stanno vedendo se è vero che l’uomo, dichiarato morto, è ritornato a vivere grazie a una risata. Gli stessi studiosi stanno anche valutando il potere talismanico del libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scrittore Raimondo Moncada ed in che modo, eventualmente, avrebbe influito su questo inspiegabile caso.


Una cosa comunque è certa: l’umorismo è un ottimo antidoto contro la morte ed aiuta a vivere con spirito!


La storia richiama ad altre numerose vicende analoghe. Una recente riguarda una donna colombiana di 45 anni, dichiarata clinicamente morta in seguito a un “infarto fulminante”. Stava per essere imbalsamata quando ha cominciato a muovere il braccio destro. Un gesto che le ha salvato la vita. L'addetto dell'agenzia funebre incaricato di imbalsamare la donna ha infatti interrotto subito la procedura.


In rare occasioni, ha spiegato un neurochirurgo, può succedere che il battito cardiaco e il respiro scendano a livelli impercettibili.


E' lecito a questo punto porsi delle domande seriamente scientifiche:


1) I referti medici che attestano la morte sono sicuri al cento per cento?

2) Se i referti medici non dovessero essere sicuri al cento per cento, qual è la percentuale di persone che, a causa di battiti cardiaci e movimenti respiratori impercettibili, sono state credute morte, rinchiuse vive in una bara e sotterrate in eterno al cimitero?

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