sabato 27 febbraio 2010

Vincere la cultura della morte


Dannato asfalto. È sul manto bituminoso che i giovani perdono la vita. L’euforia incontrollata, l’incoscienza, l’imprudenza, l’alcol, la droga, la velocità… e la morte si fa strada. Passi in un attimo da una risata piena a un urlo strozzato per sempre.
Gli incidenti stradali in Italia sono la prima causa di morte tra i giovani. Nel 2008, su 4.731 morti per incidente stradale, si sono registrate 449 vittime di età compresa tra 15 e 20 anni, pari al 9,4 per cento del totale dei morti.Cifre da emergenza anche nella Regione Emilia Romagna dove si sono verificate 529 morti da incidente stradale. Con 29 vittime di età compresa tra i 15 e i 20 anni, la Regione si è, inoltre, classificata al settimo posto per mortalità in questa fascia d'età da incidente stradale, dopo Sicilia, Lombardia, Puglia, Veneto, Campania e Lazio.Allarme anche nella Provincia di Parma che ha registrato 57 vittime a causa di incidente stradale, e nel territorio del Comune dove i sinistri hanno causato 22 morti. Le statistiche dimostrano che tra le province emiliane Parma è preceduta solo da Ravenna e Forlì -Cesena per morti da incidente stradale.
Per contrastare questo tragico fenomeno la Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, in collaborazione con AISCAT e Autostrade per l'Italia, ha lanciato il progetto ''La scuola ti guida'', un tour itinerante - che è partito il 24 febbraio da Milano, arriverà domenica 28 febbraio a Parma e si concluderà il 13 marzo a Roma. L’iniziativa intende sensibilizzare i giovani verso comportamenti di guida corretti e responsabili.''E' atroce che un Paese sempre più vecchio veda distruggere sulla strada le sue giovani vite e le sue risorse umane per il futuro. Il 30 per cento dei morti per incidente stradale ha meno di 30 anni e 1 morto su 10 addirittura tra i 15 e i 20 anni - ha dichiarato Sandro Salvati, Presidente della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale -. E' ora di dire basta allo stordimento della musica a tutto volume, all'alcol e alla distrazione che sono spesso la miccia d'innesco degli incidenti che coinvolgono i nostri ragazzi. Bisogna intervenire insieme alle famiglie e alla scuola per fare in modo che i giovani capiscano il valore della vita e non la mettano in gioco con atteggiamenti sconsiderati alla guida. E' necessario che si rendano conto che la strada non è una playstation e, in caso d'incidente, non esiste ''rewind'!''.
“Grazie ad un’adeguata educazione stradale – leggiamo sul sito della Fondazione -, migliorano i livelli di sicurezza stradale. La scuola rappresenta senz’altro un bacino di utenza che può rivelarsi altamente ricettivo da questo punto di vista e non a caso è stata chiamata a svolgere un ruolo di primo piano nella costruzione ella "cultura della sicurezza stradale”.
Da queste considerazioni è nato il progetto "La scuola ti guida".

La cultura della vita deve vincere la cultura della morte. E’ il messaggio che traiamo e che troviamo nel libro “Ti tocca anche se ti tocchi” di Raimondo Moncada, inno al sorriso dell’esistenza che aderisce all’iniziativa.

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