venerdì 5 febbraio 2010

Oscar e l'odore della morte


Si chiama Oscar e non è un premio cinematografico. È un Oscar ma è un gatto di una specie speciale. Siti internet, blog e portali di informazione, stanno facendo da eco alla incredibile notizia secondo la quale il gatto predirebbe la morte. Avete sentito bene! Il gatto sente l'arrivo della implacabile Falciatrice.
Oscar, apprendiamo, è un micio dal corpicino a chiazze bianco e grigio. È la mascotte dell'ospedale Steere House in Rhode Island, negli Stati Uniti d’America. Sembra un gatto normale ma non è così. Dicono che possieda un dono. Gira di reparto in reparto nel nosocomio americano, guardandosi intorno. Quindi, come per mistero, si ferma all'interno di una stanza e sta in compagnia soltanto dei pazienti più gravi. Sono i malati a cui i medici hanno diagnosticato poche ore di vita. Ed i pazienti avvicinati dal gatto bianco e grigio pare che puntualmente muoiano dopo la strana visita felina.

Tante sono le ipotesi. O Oscar ha straordinari poteri di predizione, oppure porta semplicemente sfiga. Terza possibilità: viene avvertito dai medici amici su dove fernarsi per avvalorare la tesi di gatto mago predicente.
Il micio di Steere House è diventato famoso nel 2007 quando il dottor David Dosa ha scritto un articolo sul Giornale di Medicina del New England in cui ha parlato della 'capacità divinatoria' di Oscar. Ai tempi, il gattone aveva dato 'l’estremo addio' a venticinque pazienti. Adesso siamo sulla cinquantina. Ne ha fatta, dunque, di strada collezionando defunti su defunti sul personale palmares!

Oscar, come i personaggi che si rispettino, ha anche la sua personale pagina immancabile su Facebook con fan e detrattori. Accanto a chi ne esalta le virtù, c'è chi ipotizza - ironizzando - che sia lui ad assassinare i pazienti.
A raccontare la singolare storia di Oscar, c’è anche un libro che s'intitola 'Il regalo straordinario di un gatto ordinario'. Su Facebook si legge che il testo è già nella top50 dei più venduti online. L'autore è, neanche a dirlo, il medico ha scoperto Oscar. David Dosa è medico geriatra ma anche docente universitario alla Brown University. Cura i pazienti con demenza senile alla clinica. "Per loro - afferma - Oscar è un conforto. Viene menzionato spesso anche nei loro testamenti".

Il dottor Dosa non riesce a dare una spiegazione medico-scientifica di quanto accade, ma ipotizza che il micione possa riconoscere l''odore della morte' o, almeno, la sua anticipazione. I pazienti in fin di vita, insomma, per il gatto farebbero puzza!
I gatti già dall'antichità - qui si ricorda l'Egitto - hanno accompagnato nel tempo l'immaginario dell'uomo, materializzando nel corpo da felino il mito, la superstizione e la magia. Con alterne vicende: adorati dai Faraoni, al rogo con le streghe nel medioevo. Per arrivare, infine, al nero dei giorni nostri. "Un colore - come ci racconta mirabilmente Raimondo Moncada nel suo umoristico libro “Ti tocca anche se ti tocchi” - che porta sfortuna è perciò causa di tante convinte toccatine nelle parti intime (n.d.r. palle!) soprattutto nel meridione d’Italia".

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